Italia prima in Europa per il packaging di vetro, ora la sfida è il costo energia

Assovetro festeggia i suoi 70 anni nell'anno internazionale del vetro. Treu: a breve saranno convocati gli "Stati generali delle aziende energivore"

vetro vs packaging assovetroL’Italia è il primo produttore in Europa di packaging di vetro ed è tra i primi posti per il vetro piano. E’ quanto emerge dal rapporto sullo stato del settore presentato da Assovetro. Nonostante lo spettro dell’aumento del caro energia, al momento il comparto registra un +6% nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La non interrompibilità “voluta della produzione del vetro” che sottolinea il presidente Assovetro Graziano Marcovecchio fa si che il tema energetico sia al centro del tavolo. Si tratta di un settore con “Un numero impianti superiore a Francia e Germania” come rimarca  Marco Ravasi presidente di produttori vetro cavo di Assovetro, con i suoi 2,4 miliardi di fatturato che interessa 16 aziende di produzione di bottiglie e vasi, distribuite su tutta Italia con 39 stabilimenti e 7800 addetti.

Marco Ravasi presidente di produttori vetro cavo di Assovetro
Marco Ravasi presidente di produttori vetro cavo di Assovetro

Nonostante la spada di Damocle dei costi, il comparto ha raccolto negli anni diversi traguardi di successo come: la riduzione del 50% di CO2 nell’industria dell’imballaggio negli ultimi 40 anni e una riduzione del 30% del peso delle bottiglie rispetto a 20 anni fa. Con sfide importanti e una previsione di crescita del comparto al 2024 di +500 posti di lavoro e +5 forni e +400mln di euro di fatturato e +500mila ton/annue di produzione di materiale.

Nel mondo del packaging alimentare, ricordo sempre che “il vetro non sa di vetro” cit. Marcovecchio

Si tratta di sfide importanti che richiedono un’attenzione della politica e soluzioni tecnologiche innovative ed efficienti, perché, come ricorda Tiziano Treu presidente CNEL presente alla esposizione del report insieme al senatore Paolo Arrigoni e Gianni Pietro Girotto, per essere sostenibili la prima regola e “non fare danni”. E rassicura che il PNRR nonostante il “costo dell’energia e la guerra in Ucraina non si ferma ma adatterà alcuni costi”. Annuncia inoltre che a breve saranno convocati gli “Stati generali delle aziende energivore“.

La sostenibilità dell’industria del vetro guarda a tecnologie ed efficientamento energetico

Nel frattempo il vetro non sta a guardare e pensa a come diventare sempre più sostenibile, forte del suo essere un materiale 100% riciclabile, per cicli all’infinito e di alta sicurezza per la conservazione degli alimenti, fattore diventato ancora più strategico a seguito della pandemia da Covid-19. Si tratta di “Aziende che vivono con il territorio e l’impegno sostenibile rappresenta uno dei pilastri di questo rapporto. Per questo ci siamo dotati di una Commissione di sostenibilità” ricorda Marcovecchio. Iniziativa che va a braccetto con il report di sostenibilità realizzato da Ergo, spin off dell’università S.Anna di Pisa da cui emerge un’attenzione ai consumi e al contenimento della propria natura di energivori.

Dal report elaborato su uno studio che ha coinvolto il 90% del settore (19 Aziende, 15 produttrici di vetro cavo e 4 di vetro piano) è emerso come l’indicatore di prestazione energetica 0,17 TEP / Ton di vetro fuso, sia rimasto costante tra il 2016 e il 2020.

Sotto il profilo ambientale, l’andamento delle emissioni di CO2 eq. per tonnellata di vetro fuso, evidenzia la costante diminuzione del valore considerato per unità di prodotto, in calo del 6,2% dal 2016 al 2020 e pari a 0,381 tonnellate di CO2 eq. nel 2020. Valori di riduzione importanti anche se, come spiega la professoressa Michela Melis di Ergo, “molto è ancora da fare”.

Sfide che per una associazione giunta con orgoglio a compiere 70 anni possono rappresentare un rilancio verso l’economia circolare e sostenibile.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.