Il consiglio di amministrazione Conai ha deciso una riduzione del contributo ambientale, il Cac, per quattro materiali di imballaggi: acciaio, alluminio, plastica e vetro. Questa diventerà operativa dal 1° gennaio 2022. A favorire la riduzione “i listini dei materiali a riciclo in forte ascesa”, spiega il Consorzio in una nota stampa, “diretta conseguenza dell’introduzione del criterio economico come elemento di valutazione dei contributi stessi”.
Riduzione Cac per imballaggi in acciaio, alluminio, plastica e vetro
Il risparmio derivante dalle riduzioni fin qui approvate, che includono la riduzione del Cac per carta e cartone dallo scorso 1° luglio, per il Conai si attesta su circa 163 milioni di euro.
- Riduzione di 6 euro a tonnellata per gli imballaggi in acciaio, da 18 a 12 euro, grazie al crescente valore di mercato dei rottami e ai positivi ricavi da vendita dei materiali a riciclo. Risparmio previsto nel 2022 per gli utilizzatori di questo tipo di imballaggi di quasi 3 milioni di euro su 500.000 tonnellate di immesso al consumo.
- Riduzione di 5 euro a tonnellata per gli imballaggi in alluminio, da 15 a 10 euro, grazie ai valori alti di mercato che si sono mantenuti tali. Il prossimo anno attesi oltre 350mila euro di risparmio su oltre 70mila tonnellate di immesso al consumo.
- Riduzione di 4 euro a tonnellata per gli imballaggi in vetro, da 37 a 33 euro, grazie ai miglioramenti previsti sul fronte dell’immesso al consumo di imballaggi in questo materiale e de materia da riciclo. Attesi risparmi superiori a 11,5 milioni di euro su circa 2 milioni e 900.000 tonnellate di immesso al consumo.
- Variazione dei contributi per gli imballaggi in plastica, che passano da quattro a cinque fasce contributive. Il Cac si riduce per quattro di queste.
Le riduzioni dei contributi produrranno effetti anche sulle procedure per l’importazione degli imballaggi. Sempre a decorrere dal prossimo 1° gennaio le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni diminuiranno da 0,20 a 0,19% per i prodotti alimentari imballati e da 0,10 a 0,09% per quelli non alimentari imballati.
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