La percentuale di imballaggi in legno trattati continua a crescere nel nostro Paese. Nel primo trimestre del 2018 il valore si attesta a 693.171 metri cubi, registrando un aumento pari al 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati sono stati presentati in occasione del workshop “Esportare in sicurezza: un vantaggio competitivo” organizzato da Conlegno nell’ambito di Ipack-Ima, la fiera internazionale per il processing e il packaging.
Prevenire la diffusione dei parassiti
“Il potenziamento della ricerca e della prevenzione, la costante formazione degli operatori sulle norme vigenti e l’intensificarsi dei controlli hanno permesso di prevenire, o quantomeno ridurre al minimo, la diffusione di parassiti sviluppando un atteggiamento corretto e consapevole a tutela dell’ambiente e del sistema produttivo – spiega Daniela Frattoloni, coordinatrice del Comitato Tecnico Fitok – Il risultato: una crescita del 14% di imballaggi in legno sottoposti a trattamento termico a opera dei soggetti 7.1, pari a 444.333 m3, e un aumento del 10% degli imballaggi in legno prodotti dai soggetti 7.2, pari a 248.838 m3, utilizzando semilavorato precedentemente trattato, per un totale di 693.171 m3 di materiale conforme allo standard ISPM n.15 nel primo trimestre del 2018 e una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.”
Controlli più stretti
Conlegno, effettua, mediante il Comitato Tecnico FITOK, infatti, dei controlli per garantire il corretto trattamento fitosanitario. L’obiettivo è ridurre il rischio di utilizzo delle barriere fitosanitarie da parte dei Paesi importatori. L’invasione delle specie aliene, che negli ultimi anni sta creando disagi anche in Italia, ha portato a un potenziamento delle misure di biosicurezza per le merci marittime in partenza dal Bel Paese e dagli USA. Australia e Nuova Zelanda, ad esempio, dopo aver registrato la massiccia diffusione di BMSB (Halymorpha halys o Cimice asiatica) su merci in arrivo dall’Italia, hanno messo in atto nuove misure di sicurezza per la stagione 2018-19 che va dall’1 settembre al 30 aprile.
“È doveroso precisare però che l’imballaggio in generale, e quello in legno in particolare, non è veicolo di infestazione da parte della BMSB e non si può in nessun modo ritenerlo responsabile della stessa – spiega in una nota Alessandro Rapone, Presidente IFA (Imprese Fumigatrici Associate) – Tuttavia alcuni tipi di imballaggio possono essere considerati dalla cimice asiatica un ottimo posto per lo svernamento; si consiglia quindi agli operatori, soprattutto in procinto di una spedizione imminente, di fare attenti controlli preventivi e adottare precisi accorgimenti.”
Per promuovere la sostenibilità nel comparto, secondo Alessandro Corso, responsabile Area Tecnica Fitok, il primo step consiste nel “verificare la conformità dell’imballaggio in legno allo standard ISPM n.15 attraverso la presenza del marchio IPPC/FAO e la documentazione allegata dal fornitore autorizzato. Bisogna inoltre ispezionare a campione gli imballaggi in legno al momento della consegna e accertare l’assenza di organismi nocivi o segni di infestazioni quali fori, gallerie e rosura”. Seguono poi la gestione efficiente delle aree di stoccaggio degli imballi e della merce, la preparazione attenta e puntuale del carico e l’addestramento continuo del personale. La stessa attenzione riservata all’imballo va posta anche sul container che si prepara ad accogliere la merce da esportare: “La consegna al caricatore di una CTU pulita è doverosa – spiega Francesco Spigolon, Amministratore della Spigolon Imballaggi Srl – Infatti, se subisce una ri-contaminazione durante la movimentazione nella supply chain diventano inutili tutti gli accorgimenti adottati fino a quel momento”.
Progetto PALLET per la tutela dell’ambiente
Altro elemento chiave è il rafforzamento dell’operatività nella verifica della conformità degli imballaggi in legno in importazione da paesi terzi. “Per il perseguimento di tale scopo è nato, dalla collaborazione tra il Servizio Fitosanitario Centrale e l’ufficio controlli dogane dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il Progetto PALLET per la tutela dell’ambiente – spiega Vincenzo Zagari, ERSAF Servizio Fitosanitario Regione Lombardia – Avviato nel 2017 in fase sperimentale per un periodo di 3 mesi, dal 1° settembre al 30 novembre, il progetto prevedeva la verifica da parte degli uffici doganali della presenza del marchio FAO ISPM n.15 sugli eventuali imballaggi in legno e la verifica da parte del Servizio Fitosanitario Nazionale della conformità del marchio e dell’assenza di organismi nocivi. Con 2 porti e 2 aeroporti sotto la lente di ingrandimento, 90 spedizioni verificate da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e 6 interventi da parte del Servizio fitosanitario, l’operazione si è conclusa con 3 non conformità rilevate.” Il progetto verrà replicato per un periodo di quattro mesi, dal 1° giugno 2018 al 30 settembre 2018.
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