UNIRIMA, Unione Nazionale Imprese Raccolta, Recupero, Riciclo e Commercio dei Maceri e altri Materiali, ha presentato oggi il suo ultimo report sul settore in cui traccia una panoramica dell’andamento del comparto. Nel complesso emerge una competitività del comparto anche a livello estero. Dall’analisi delle esportazioni dei 14 paesi più rilevanti nel periodo 2014-2023 emerge nettamente la forza delle imprese Made in Italy.
Alla presentazione del report presente la viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava che sottolinea in una nota divulgata in occasione del report, il ruolo dell’energia nello specifico del nucleare per la competitività del comparto: “Se vogliamo ottenere entro il 2050 gli obiettivi di emissioni zero che ci siamo dati, preservando al contempo la nostra sicurezza energetica, l’unica fonte pulita è il nucleare, non ce ne sono altre. Lo voglio ribadire con molta nettezza. Su questo tema noi ci siamo e stiamo andando avanti, perché abbiamo il dovere di promuovere la tutela ambientale ma anche di mettere in sicurezza il Paese sotto il profilo energetico”.
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Aumento del riciclo di imballaggi
Nel report emerge come il 2023 veda un netto sorpasso dei target europei di riciclo degli imballaggi cellulosici ha invece raggiunto il 92,33% attestandosi ben al di sopra del target UE al 2030, mentre l’obiettivo di riciclo al 2025 (75%) è stato raggiunto e superato già dal
2009.
Anche la produzione italiana di carta da macero nel 2023 è salita a 6,9 milioni segnando un 5% rispetto l’anno precedente. Nonostante ciò il consumo interno di carta da macero è diminuito, scendendo a 5 milioni di tonnellate utilizzate dalle cartiere italiane, con un calo del 7% rispetto al 2022. Un dato che guarda indietro ai livelli pre-pandemia del 2019.Sono diminuite anche le importazioni di carta da macero da parte delle cartiere, in calo del 8%
rispetto all’anno precedente (da 296.000 a 272.000 tonnellate).
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