Il 27 settembre è la 39° giornata del turismo promossa dalle Nazioni Unite (World Tourism Day Celebration – #WTD2018). In questa occasione Fondazione Univerde presenta i risultati del rapporto “Gli italiani, il Turismo Sostenibile e l’Ecoturismo”.
Il rapporto diventa occasione di confronto e discussione nel corso dell’evento “Il futuro del turismo è sostenibile“, presso il Palazzo dell’Informazione – Adnkronos dalla stessa Fondazione, insieme a Adnkronos Prometeo e Touring Club Italiano.
Alfonso Pecoraro Scanio presidente Fondazione Univerde sottolinea come servano “strumenti efficaci e semplici per aiutare il sistema a compiere il cambiamento culturale necessario”.
“La sostenibilità non è uno slogan ma un modo per progettare il turismo” incalza Giuseppe Roma TouringClub. Guardare ai social e ai portali on line, i preferiti per la scelta di una meta di viaggio oggi, come strumenti per la divulgazione di buone pratiche o di assegnazione di “bollini green friendly”, ma anche fare sistema tra stakeholders e trovare una chiave di dialogo snella. Il tema “non è attrarre turisti ma sviluppare una rete tra stakeholder istituzionali e definire il profilo del turismo che vogliamo” sottolinea Francesco Palumbo direttore generale turismo Ministero Agricoltura che sottolinea rispetto la necessità di un “quadro strategico di visione per l’evoluzione”.
Peccato che dalla politica non ci siano stati cenni alle infrastrutture per valorizzare siti importanti. Ad esempio è stato citato il caso di Ostia antica vicina ad un aeroporto come Fiumicino e lontana dal turismo che non sia su gomma per tutti.
I dati del report
Dal rapporto emerge come ci sia sempre più consapevolezza dei temi legati alla sostenibilità del sistema turistico ma si inseriscono nel contesto delle problematiche del Paese e non sono considerate astringenti solamente al sistema turistico (51% quest’anno, 47% l’anno scorso).
L’aggettivo più associato a Turismo sostenibile è “eticamente corretto” con il 41% e segue al terzo posto anche “moderno/di moda” con il 14%.
Come maggiore fattore di danneggiamento dell’ambiente è evidenziata la speculazione edilizia (61%) inquinamento (18%), iperaffollamento in alcuni periodi (14%), iper sfruttamento del territorio (5%).
Aumenta anche la consapevolezza del turismo sostenibile che cresce ancora di qualche punto arrivando al 78% (un dato abbastanza stabile dal 204 in cui la percentuale era del 75%). Cresce anche la pratica del turismo sostenibile che dal 7% del 2011 è arrivato al 20% in quest’ultimo anno. Mentre la valutazione della sostenibilità come opportunità di crescita per il comparto è percentuale solo dal 46% degli intervistati, segnalando un piccolo calo di fiducia rispetto agli ultimi anni, (forse causata dalla poca chiarezza burocratica? n.d.r.) Cresce invece l’attenzione al rispetto per l’ambiente in occasione della selezione di un viaggio. Per il 46% del campione fare scelte che non danneggino l’ambiente in vacanza un trend in crescita negli ultimi anni mentre per il 38% è un fatto già sedimentato. Altro dato interessante la propensione alla spesa che per il un 46% del target sarebbe possibile aumentare del 10-20% per favorire il rispetto e la cura dell’ambiente.
Presenza di pannelli fotovoltaici azioni di efficienza energetica e idrica gli elementi più riconoscibili dagli utenti per riconoscere una struttura green friendly.
Gli stessi trasporti rappresentano un elemento che può fare la differenza sulla bilancia della sostenibilità di una vacanza, anche se c’è poca propensione ad abbandonare la propria auto vettura per treno o vetture in sharing.
La ristorazione paga lo scotto del prezzo per cui solo a parità di spesa viene prediletto un menù km Zero dalla maggioranza degli intervistati.
Intanto rispetto a ecoturismo e promozione sono percepiti come più proattivi enti e associazione rispetto a figure più istituzionali, mentre giornate o anni dedicati a rilanciare territori e tradizioni sono indicati come strumenti efficaci per mantenere un’alta attenzione sul tema. Il report completo è disponibile sul sito di Fondazione Univerde.
Turismo sostenibile anche nel lusso
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— canaleenergia (@canaleenergia) 27 settembre 2018
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