- In attesa di capire cosa accadrà a Bruxelles, il Qatar continua a far parlare di sé. Il Paese sta guardando ai vantaggi economici di una rinnovata attenzione all’economia circolare dei rifiuti.
- L’Agenzia per la Promozione degli Investimenti ha effettuato uno studio dal sapore di una call to action per raccogliere investimenti e know how dall’estero.
L’Agenzia per la Promozione degli Investimenti in Qatar (IPA Qatar) ha valutato positivamente il modello economico previsto dall’economia circolare e relativamente agli investimenti ecologici dei rifiuti.
Secondo l’Agenzia, il Paese perseguendo questa tipologia di investimenti avrà un aumento del 10% del Pil, pari a 17 miliardi di dollari entro il 2030, e fino a 19.000 nuovi posti di lavoro.
Riciclaggio, tecnologie di termovalorizzazione e recupero dei materiali sono i settori in cui secondo lo studio il Paese dovrà investire.
Per questo l’Agenzia in uno studio recente afferma che il Qatar è “ansioso di guidare l’industria della gestione sostenibile dei rifiuti del futuro” e sottolinea come “chi entrerà nel suo clima economico competitivo lascerà un segno nell’ecosistema di gestione dei rifiuti del Medio Oriente”.
I quattro elementi chiave della gestione dei rifiuti urbani
L’Agenzia per la Promozione degli Investimenti nel Paese individua quattro elementi chiave della gestione dei rifiuti.
- Riciclaggio e tecniche di riciclaggio che prevede anche l’uso del 20 percento di materiali riciclati nei progetti di costruzione.
- Conversione dei rifiuti in energia, difatti oltre 30 MW di elettricità nel Paese sono prodotti dal Centro nazionale di gestione dei rifiuti solidi.
- Recupero dei materiali, in quanto al momento gli attuali rifiuti del Qatar comprendono circa il 5% di metalli, il 70% di acciaio e il 30% di alluminio.
- Ultimo elemento, le partnership. In questo fa da traino l’iniziativa del Ministero dei Comuni e dell’Ambiente (MME) che ha lanciato il portale di investimento Foras. Inoltre sempre il Ministero ha individuato come target della propria strategia nazionale per l’ambiente e il clima del Paese la chiusura e riabilitazione del 100% delle discariche non in sicurezza a livello sanitario. Intende inoltre raggiungere il 15% di riciclaggio dei rifiuti urbani.
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