Cresce la sensibilità verso la cultura della sostenibilità ambientale e, in questo senso, gli eventi green sono sempre più utilizzati per mettere in relazione gli enti coinvolti, che devono necessariamente possedere tre abilità: la capacità di analisi degli impatti ambientali e le azioni da mettere in campo per ridurli, la comunicazione dell’evento e la certificazione fondamentale per verificarne la sostenibilità.
“Gli eventi di qualsiasi tipo, siano essi di carattere sportivo, musicale o culturale, sono iniziative importanti che movimentano migliaia di persone in un’area di territorio limitato”, spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. “Questo inevitabilmente genera impatto a livello ambientale per aspetti come la produzione di rifiuti, la necessità di mangiare, la frequentazione di un luogo che richiede forniture di luce, energia, impianti di arieggiamento e altri approvvigionamenti di questo tipo. Gli eventi devono quindi andare incontro ad un percorso di salvaguardia ambientale: un impegno su cui devono concentrarsi sia le autorità nazionali, regionali e locali, sia i cittadini che sono chiamati a prendere decisioni responsabili. Ma anche le imprese che organizzano eventi non possono non porsi il problema dell’impatto ambientale, servono competenze in grado di analizzare gli impatti e ridurli al minimo”.
Il ruolo della comunicazione
La comunicazione degli impatti ambientali e delle azioni messe in atto per ridurli, facendo in modo che arrivino all’esterno, è fondamentale per due ragioni: in primo luogo, perché così si racconta l’impegno della realtà che lo organizza e, in secondo luogo, i fruitori dell’evento possono a loro volta fare da cassa di risonanza per propagare una mentalità green.
Il pericolo del greenwashing
Il fenomeno del greenwashing, cioè dell’ecologismo di facciata, attuato per lo più attraverso il marketing che cerca di avere presa sul pubblico, è un fenomeno che può essere combattuto formando figure professionali con competenze mirate all’organizzazione di eventi green. Solo così potranno essere formate persone che siano in grado di riconoscere i singoli aspetti dell’inquinamento legati ad un evento.
Il successo di un evento green
Per la buona riuscita di un evento green, si deve fare in modo di mantenere in relazione tra loro tutti gli enti coinvolti e che ci siano dei professionisti con competenze ben salde relative all’organizzazione e al dialogo con gli stakeholder.
Oltre alla formazione di figure professionali che sappiano gestire eventi ecosostenibili, si deve anche misurare e certificare come green un determinato evento. Legambiente e Ambiente e Salute società benefit, proprio a questo scopo, hanno promosso Ecoevents, una certificazione che, a seguito dell’analisi di oltre cento parametri, permette di certificare un evento come green.
Sul tema della sostenibilità ambientale, la 24ORE Business School dedica una serie di open lessons verticali, a cui prenderà parte come relatore anche il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.