Conai imballaggi
foto Conai

Conai, in seguito alla valutazione della situazione della filiera del riciclo degli imballaggi, sentiti i Consorzi Ricrea, Cial, Comieco, Corepla e Coreve, durante l’ultimo Consiglio di amministrazione, ha deciso una nuova riduzione del contributo ambientale (o Cac) per gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro.

Indice Prometeia CONAI Mps

I valori di mercato e i ricavi di vendita di questi cinque materiali a riciclo hanno generato effetti economici più che positivi, che permettono di ridurre ancora la maggior parte dei contributi ambientali.

Le riduzioni entreranno in vigore dal 1° luglio 2022, ma dopo il periodo estivo farà una verifica con gli altri Consorzi in merito a possibili ulteriori interventi che potranno entrare in vigore all’inizio del 2023.

Le stime dicono che, queste riduzioni potrebbero portare alle aziende risparmi da Cac pari a circa 90 milioni di euro, già da questo anno. 

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Le variazioni sugli imballaggi in plastica

Dal 1° gennaio 2023, gli imballaggi in plastica saranno classificati in nove fasce con differenti valori contributivi, invece delle cinque attuali. In questo modo, potrà continuare il percorso di adeguamento ai criteri di modulazione del contributo ambientale indicati dalla legge sugli elementi che sono: durevolezza, riparabilità, selezionabilità, riutilizzabilità, riciclabilità e presenza di eventuali sostanze pericolose.

Un primo progetto di semplificazione

Altra novità, sempre a partire dal 2023, l’avvio di un primo progetto di semplificazione che permetterà di abolire le dichiarazioni periodiche del contributo ambientale. Questo potrà avvenire nel caso in cui vengano messi a disposizione di Conai alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche emesse dai produttori e dai commercianti di imballaggi.

I nuovi valori del Cac dal 1° luglio

Per quanto riguarda gli imballaggi in acciaio, il valore del Cac si abbassa da 12 euro/tonnellata a 8 euro/tonnellata. Questo sarà possibile grazie alla crescita del valore di mercato dei rottami e agli effetti sui ricavi da vendita dell’acciaio. Si stima che, dal 1° luglio 2022 il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in acciaio sarà di circa un milione di euro, che si somma al milione e mezzo di euro di risparmio generato nel primo semestre 2022 con la precedente riduzione a 12 euro/tonnellata.

Gli imballaggi in alluminio

Per gli imballaggi in alluminio, il valore del Cac scende da 10 euro/tonnellata a 7 euro/tonnellata. Dal 1° luglio 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in alluminio si stima in quasi 200mila euro, che si somma alla cifra già risparmiata nel primo semestre 2022 con la precedente riduzione a 10 euro/ tonnellata.

Imballaggi in carta

Nel caso della carta, il valore del Cac si è dimezzato da 10 euro/tonnellata a 5 euro/tonnellata, terza riduzione in un anno, grazie alla crescita continua dei valori del macero e dell’incremento nell’immesso al consumo di imballaggi cellulosici.

Non cambiano invece i valori degli extra Cac da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta, idonei al contenimento di liquidi, a quelli di tipo C (con componente cellulosica superiore o uguale al 60% e inferiore all’80%) e a quelli di tipo D (con componente cellulosica inferiore al 60% o non esplicitata). 

Dal 1° luglio 2022, i valori complessivi saranno 25 euro/tonnellata per i primi, 115 euro/tonnellata per quelli di tipo C, e 245 euro/tonnellata per quelli di tipo D.

Il risparmio per gli utilizzatori di imballaggi in carta e cartone è di 12 milioni di euro, che si sommano ai 71 milioni di risparmio generati già nel primo semestre 2022 con la precedente riduzione a 10 euro/tonnellata.

Imballaggi in vetro

Il valore del Cac per il vetro passa da 33 euro/tonnellata a 29 euro/tonnellata. Dal 1° luglio 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in vetro si stima in 5,5 milioni di euro circa, che vanno ad aggiungersi agli oltre 11 milioni di euro di risparmio generati già a partire dal 1° gennaio 2022 grazie alla precedente riduzione a 33 euro/tonnellata.

Gli imballaggi in plastica

Il risparmio previsto per gli utilizzatori si aggira attorno ai 70 milioni di euro per il 2022, ma è destinato a triplicare se si considera anche l’intero 2023.

Per gli imballaggi in fascia A1 il contributo si abbassa da 104 euro/tonnellata a 60 euro/tonnellata. L’aumento a 168 euro/tonnellata previsto dal 1° luglio per la fascia A2 invece non scatterà: il valore del Cac rimane dunque di 150 euro/tonnellata. La fascia B1 vede il contributo ridotto: da 149 euro/tonnellata a 20 euro/tonnellata.

Una novità riguarda la B1: si spostano dalla B2 a questa fascia tutti i tappi tethered, che restano legati ai loro contenitori per bevande. Per la fascia B2, il Cac passa dagli attuali 520 euro/tonnellata a 410 euro/tonnellata. Scende anche il contributo ambientale per gli imballaggi di fascia C da 642 euro/tonnellata a 560 euro/tonnellata.

Da gennaio 2023 nove fasce per la diversificazione delle plastiche

È stata deliberata un’ulteriore frammentazione di questi imballaggi che entrerà in vigore il 1° gennaio 2023.

L’attuale fascia A1 sarà divisa in due: A1.1 e A1.2, per separare gli articoli sui quali Corepla riconosce un corrispettivo per le attività di rigenerazione e riciclo. L’attuale A2 rimarrà invece invariata. 

Anche la fascia B1 sarà segmentata in B1.1 e B1.2, con l’obiettivo di separare gli articoli in Pet in B1.2, dagli articoli in Hdpe che saranno in B1.1. L’attuale B2 sarà invece diviso in due fasce: i contenitori rigidi in polipropilene rientreranno in B2.1, gli articoli riciclabili a base poliolefina in B2.2. La fascia B2.3 nasce invece per comprendere quegli imballaggi con filiere di riciclo sperimentali, che escono dalla fascia C. Quest’ultima resta in vigore per quegli imballaggi non ancora selezionabili o riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.

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Le liste degli imballaggi compresi nelle nove fasce saranno a breve disponibili sul sito ufficiale Conai e i valori del Cac per ogni fascia saranno definiti prossimamente.

Gli effetti sull’import delle procedure semplificate

A partire dal 1° luglio 2022, le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure semplificate per importazione di imballaggi pieni. Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni diminuiranno da 0,17 a 0,13% per i prodotti alimentari imballati e da 0,08 a 0,06% per i prodotti non alimentari imballati.

Il contributo attraverso il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate diminuirà dagli attuali 90 a 61 euro/tonnellata. Sul sito Conai a breve saranno disponibili i nuovi valori delle altre procedure semplificate.

Il nuovo progetto sperimentale di semplificazione delle dichiarazioni

La realizzazione del progetto di semplificazione utilizzando i dati digitali delle fatture elettroniche consentirà alle aziende di abolire le dichiarazioni periodiche e a Conai di disporre delle informazioni per fatturare il contributo ambientale. Lo scorso anno sono state quasi 68mila le dichiarazioni effettuate da oltre 7mila imprese, numeri che si vogliono ridurre a vantaggio delle aziende attraverso questo progetto sperimentale di semplificazione amministrativa.


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