I prodotti ricondizionati, quali televisori, smartphone, tablet, frigoriferi e computer fanno bene all’ambiente, ma anche alle tasche e, sempre più spesso, sono gli stessi produttori a rigenerare questi prodotti, garantendo sulla qualità.
Dall’obsolescenza programmata alla nuova vita dei rifiuti elettronici
L’Osservatorio nazionale Federconsumatori – O.n.f ha condotto una ricerca da cui emerge che: acquistando un prodotto rigenerato si risparmia il 38% rispetto a quello nuovo.
Acquistando infatti uno smartphone ricondizionato, a parità di GB, si può risparmiare dal 35% al 58% rispetto ad uno nuovo. Nel caso dei computer portatili, il risparmio va dal 9% al 59% e, notevole è anche il risparmio che si ottiene acquistando un tablet rigenerato, dal 28% al 45%; per uno smartwatch si può risparmiare dal 22% al 37%, per una console per i videogiochi dal 34% al 49%.
Secondo recenti ricerche, l’impatto ambientale di uno smartphone nuovo è di 17,2 Kg di CO2 l’anno, mentre nel caso di un dispositivo rigenerato, i valori diminuiscono, fino ad arrivare a 8,2 Kg.
Oltre al beneficio economico ed ambientale, acquistando prodotti ricondizionati è possibile limitare il fabbisogno di metalli critici e terre rare, fondamentali per la loro realizzazione. In questo modo, si può contribuire a ridurre lo sfruttamento nell’estrazione di questi materiali, oramai strategici per la transizione ecologica.
Per maggiori approfondimenti su questo tema, sul sito di Federconsumatori sarà disponibile la prima puntata di Diritti al punto.
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