Nel 2013 la Commissione europea ha individuato la necessità di monitorare sistematicamente e riferire sull’impatto delle misure di progettazione ecocompatibile, etichettatura energetica ed etichettatura degli pneumatici, comprese le nuove azioni potenzialmente imminenti, al fine di migliorare la sua comprensione degli impatti nel tempo e la sua capacità di previsione e segnalazione.
Attraverso i risultati del report della Commissione dal titolo “Ecodesign impact accounting annual report 2020: overview and status report” si può avere una panoramica su impatti e scenari delle misure di ecodesign ed etichettatura rispetto ad uno scenario senza la loro adozione.
I principali risultati del report
La tabella 1 riassume i principali risultati in termini di risparmi nel 2020 e 2030 dovuti alle misure di ecodesign ed etichettatura, rispetto a uno scenario senza misure (Bau-Business as usual). Il risparmio di energia primaria dovuto alle misure di ecodesign ed etichettatura è di 1037 TWh nel 2020 e di 1533 TWh nel 2030. Questo rappresenta un risparmio rispettivamente del 10% (2020) e del 18% (2030) rispetto al Bau. I risparmi sono rispettivamente il 7% nel 2020 e il 10% nel 2030 del consumo totale di energia primaria dell’UE27 nel 2019.
Grazie alle misure adottate, le emissioni di gas serra diminuiscono di 170 Mt CO2eq (-10% rispetto al Bau) nel 2020 e 266 Mt CO2eq (-18% rispetto al Bau) nel 2030. La riduzione è rispettivamente del 4,5% (2020) e del 7% (2030) delle emissioni totali dell’UE27 nel 2018 (3764 Mt CO2). Ulteriori riduzioni risultano per NOX, CO, OGC e PM (Tabella 1).
Grazie alle misure per lavatrici e lavastoviglie, nel 2020 i consumatori risparmieranno 1507 milioni di m3 (> 50%) di acqua (potabile) (1885 Mm3 nel 2030). Le misure sulle apparecchiature per le immagini (duplex, N-print) permettono di risparmiare 0,23 milioni di tonnellate (15%) di carta grafica nel 2020 e 0,15 Mt (15%) nel 2030. Il regolamento di ecodesign sulle attrezzature per la saldatura fa risparmiare 82 kt (5%) di filo d’apporto ed elettrodi nel 2030.
Le misure combinate comportano un risparmio di 60 miliardi di euro (5%) nel 2020 sulle spese dei consumatori (76 miliardi di euro di risparmio sui costi energetici, 7 miliardi di euro di materiali di consumo risparmiati, 23 miliardi di euro di costi di acquisto extra). Nel 2030, questo aumenta a 118 miliardi di euro (9%).
Il risparmio economico per il consumatore è lo 0,4% (nel 2020) e lo 0,9% (nel 2030) del Pil dell’Unione Europea pari a 13.300 miliardi di euro nel 2020.
Le entrate delle imprese aumentano di 21 miliardi di euro nel 2020 e di 29 miliardi di euro nel 2030 (5-6%), il che implica un aumento di 324mila posti di lavoro diretti nel 2020 e 430 mila nel 2030.
I risultati per ogni famiglia europea
Nel 2020, la famiglia media dell’UE27 ha comprato 11 prodotti regolamentati, di cui quattro sorgenti luminose e quattro prodotti elettronici. Ha utilizzato 70 prodotti regolamentati di cui 30 sorgenti luminose e 25 prodotti elettronici. Nel 2020, ha risparmiato 1000 kWh (27%) di elettricità e 700 kWh (6%) di combustibile (gas, petrolio, carbone, legno) rispetto ad uno scenario senza misure di ecodesign ed etichettatura. Nel 2030, si prevede che questo aumenterà a 1200 kWh di elettricità (33%) e 1400 kWh di combustibile (12%).
Rispetto ad uno scenario senza misure di ecodesign ed etichettatura, evitati 530 kg CO2eq di emissioni di gas serra nel 2020. Nel 2030 si prevede che questo aumenterà a quasi 700 kg CO2eq/famiglia.
Infine, risparmiati 210 euro (7%) nella spesa degli utenti nel 2020, che dovrebbe salire a 350 euro all’anno per famiglia nel 2030 (11%), rispetto ad uno scenario senza misure di ecodesign ed etichettatura. Questo considera solo i risparmi diretti per i prodotti usati nelle famiglie. Ulteriori benefici finanziari, potrebbero arrivare dai risparmi nei settori terziario e industriale, se questi si traducono in tariffe più basse, prezzi più bassi dei prodotti o salari più alti.
Risparmio di energia primaria nel 2020 e nel 2030
Nel 2020, il risparmio di energia primaria dovuto alle misure di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica (Eco 2020 rispetto al Bau 2020) è di 1037 TWh (89 Mtep, 3734 PJ), cioè un risparmio del 10% rispetto al Bau 2020 per il prodotto medio.
Questo risparmio di energia primaria è dovuto al risparmio di 328 TWh (28 Mtoe, 1182 PJ) di elettricità, e 202 TWh (17 Mtoe, 728 PJ) è il risparmio diretto di carburante. La somma del risparmio di elettricità e del risparmio diretto di carburante (risparmio energetico “finale”) è di 531 TWh (46 Mtep).
Oltre il 60% del risparmio del 2020 proviene dal settore residenziale, il 24% dal settore terziario, il 10% dal settore industriale e il 4% dai trasporti e da altri settori (agricoltura, silvicoltura, pneumatici).
Nel 2030, il risparmio di energia primaria aumenta a 1533 TWh, cioè un risparmio del 18% rispetto al Bau 2030 per il prodotto medio. Il risparmio rappresenta il 6,5% (nel 2020) o il 10% (nel 2030) del consumo totale di energia primaria dell’UE27 nel 2019 (1352 Mtoe).
Le emissioni di gas serra
Le emissioni di gas a effetto serra (Ghg) nell’Eia (Ecodesign impact accounting) sono la somma delle emissioni legate all’energia, espresse nel loro potenziale di riscaldamento globale (Gwp100 in megatonnellate di CO2-equivalente).
Nel 2010, i prodotti inclusi nella contabilità per EU27 erano responsabili di 1724 Mt CO2eq di emissioni di Ghg. Questo costituiva il 41% delle emissioni totali dell’UE27 di 4188 Mt CO2eq.
Nel 2020, la riduzione delle emissioni di gas serra dovuta alla progettazione ecocompatibile (Eco 2020 contro Bau 2020) è di 170 Mt CO2eq, cioè un risparmio del 10% rispetto a Bau 2020 per il prodotto medio. La riduzione è il 4,5% delle emissioni totali dell’UE nel 2018 (3764 Mt CO2eq, Eea 2020).
Nel 2030, la riduzione delle emissioni aumenta a 266 Mt CO2eq, cioè un risparmio del 18% rispetto alla Bau 2030 per il prodotto medio. La riduzione è il 7% del totale UE nel 2018.
Per l’elettricità, il Gwp (in kg CO2-equivalente/kWh) è assunto in diminuzione da 0,41 nel 2010 a 0,34 nel 2030. Per i combustibili il Gwp è preso costante nel corso degli anni.
Spese e risparmi per acquistare prodotti eco
Nel 2010, gli utenti hanno speso 1080 miliardi di euro per i prodotti Eia, di cui 355 miliardi per l’acquisto, 629 miliardi per l’energia, 50 miliardi per la manutenzione e 45 miliardi per i materiali di consumo.
Senza misure, entro il 2020 questa cifra salirebbe a 1166 miliardi di euro, ma grazie ai regolamenti sull’ecodesign e l’etichettatura ci si aspetta che si limiti a 1106 miliardi di euro.
Il risparmio di 60 miliardi che si avrebbe, è il saldo di 23 miliardi di euro di costi di acquisto aggiuntivi (per prodotti migliori) e 82 miliardi di euro di risparmio sui costi per l’energia e i materiali di consumo (per esempio 1507 milioni di m3 di acqua potabile e 0,2 Mt di carta per stampanti).
Entro il 2030, il risparmio totale della spesa dovrebbe aumentare a 116 miliardi di euro. Il risparmio dei consumatori è lo 0,4% (nel 2020) e lo 0,9% (nel 2030) del Pil dell’Unione Europea (13.300 miliardi di euro nel 2020).
Nel 2030, i maggiori fattori a contribuire al risparmio degli utenti sono l’aspirazione (20 miliardi di euro), il riscaldamento degli ambienti, l’illuminazione e l’elettronica (19 miliardi di euro ciascuno), seguiti dalla conservazione degli alimenti e dai componenti industriali.
Il rapporto sui materiali
Negli studi preparatori di ecodesign, le distinte dei materiali (Bom- Bills of materials) sono state definite per prodotti tipici.
Moltiplicando i pesi delle Bom per categoria di materiale (metalli, plastica, elettronica, ecc.) per le vendite o lo stock Eia, si ottiene la quantità totale di materiali contenuti nei prodotti venduti o installati.
Sommando i contributi di tutti i prodotti, si ottiene il totale dei materiali in tutti i prodotti Eia, suddivisi in categorie di materiali.
Il “Eia special report material consumption” (Vhk, 2016) fornisce dati sulle risorse materiali per un dato anno (intorno al 2010) nell’UE28, qui riportato.
Il peso totale dei prodotti Eia venduti nel 2010 è di 14,6 Mt, pari al 4,6% del consumo totale dell’UE di plastica, metalli, vetro, cartone e gomma.
I gruppi di prodotti più “pesanti” sono gli pneumatici (3075 kt, 21% del totale), i frigoriferi domestici (1204 kt, 8%) e le lavatrici (952 kt). I metalli ferrosi (lamiera zincata, ghisa, tubi e profili in acciaio, acciaio inossidabile) rappresentano il 46% del peso totale. I materiali plastici rappresentano il 14% e i metalli non ferrosi (ad esempio alluminio, rame) l’8%. La categoria “miscellanea” consiste principalmente in gomma per gli pneumatici (naturale e sintetica).
Oltre ai 14,6 Mt di materiali contenuti nei prodotti Eia venduti nel 2010, otto Mt all’anno di ricambi, materiali di consumo e refrigeranti sono legati all’uso dei prodotti Eia, per un totale di 22,5 Mt. Di questo materiale, il 66% viene riciclato (incluso il riutilizzo e l’incenerimento con recupero di calore) e il 34% viene smaltito (discarica, fughe, incenerimento senza recupero di calore).
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.