L’Associazione delle imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica (Fise assoambiente) ha inviato oggi una lettera al ministero dell’Ambiente per avanzare dieci proposte utili alla definizione del Piano nazionale per la gestione dei rifiuti.
Le dieci proposte per il Piano nazionale sui rifiuti
Sono i suggerimenti per il Tavolo di lavoro a cui il dicastero ha annunciato di voler coinvolgere tutti i principali stakeholder, Associazione inclusa.
Il Programma, prosegue l’Associazione, dovrà contenere:
- Dati puntuali su produzione, gestione, trattamento dei rifiuti urbani e speciali, con una stima della produzione nei prossimi 15 anni che includa anche una valutazione degli strumenti di prevenzione.
- Indicazione degli obiettivi nazionali di riciclo e di smaltimento e macro-obiettivi della policy.
- Linee guida per i Piani Regionali di gestione dei rifiuti e criteri vincolanti per le macroaree.
- Analisi del deficit impiantistico nazionale e territoriale, sia per gli impianti di recupero che di smaltimento.
- Definizione del fabbisogno impiantistico e indicazione della distribuzione dei nuovi impianti per macro area, da realizzare per il superamento degli squilibri territoriali.
- Cronoprogramma degli interventi coerente con gli obiettivi fissati per il 2025-2030-2035.
- Misure per il sostegno del mercato del riciclo (Decreti End-of-waste, semplificazioni, Gpp);
- Strumenti di sostegno di finanza pubblica (Stato, Next generation UE, Fondi strutturali 2021/27) agli investimenti, strumenti economici adeguati al raggiungimento degli obiettivi e a sostegno del funzionamento degli impianti: Responsabilità estesa del produttore, incentivi al riciclo e al recupero energetico, tassa sul conferimento in discarica;
- Piano di comunicazione ambientale;
- Metodologia per il monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi, della dinamica di produzione dei rifiuti e della realizzazione effettiva degli impianti.
Una bussola per la pianificazione
“È necessario che si lavori per arrivare a un vero e proprio programma nazionale” e che “non si definiscano solo linee guida di massima per i Piani delle regioni”, evidenzia in una nota stampa il presidente di Fise assoambiente, Chicco Testa. Il piano sarà una bussola per la politica nazionale di settore, “uno strumento di reale pianificazione” con il quale “presentare alle istituzioni europee la nostra ‘road map’ per raggiungere tutti gli obiettivi fissati dalle nuove direttive e dal ‘Pacchetto economia circolare’”.
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