Il tema del Green Public Procurement desta particolare fervore e l’applicazione di misure attuative nelle procedure di acquisizione di prodotti e servizi richiede, oggi, approfondimenti.

Nel dibattito, riveste un importante ruolo istituzionale l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che ha rilevato una serie di perplessità avanzate da operatori economici interessati nelle procedure di procurement da parte della PP.AA.

In virtù dell’art. 213 del Codice Contratti, l’Anac garantisce “la promozione dell’efficienza, della qualità dell’attività delle stazioni appaltanti”, fornendo nel contempo supporto e facilitazioni nello scambio di informazioni e nell’omogeneizzazione dei procedimenti amministrativi.

In particolare la questione sollevata riguarda l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi nell’ambito di competenza del D.M. 11.10.2017 (servizi di progettazione lavori edifici pubblici). Le segnalazioni hanno avuto ad oggetto il presunto ostacolo costituito dai CAM nella partecipazione alle procedure di gara delle micro e piccole imprese edili.

Avviato un tavolo di confronto con Mattn, Mit e associazioni di categoria, l’Autorità intende emanare le Linee Guida volte a fornire indicazioni operative di supporto alle stazioni appaltanti per l’attuazione delle procedure per le quali si ricorre ai detti CAM, proprio con l’intento di favorire la convivenza della tutela ambientale con i princìpi di accesso e partecipazione delle imprese, micro e piccole in particolar modo.

Tuttavia l’adozione di atti di carattere generale dev’essere preceduta da una consultazione pubblica al fine di acquisire suggerimenti, osservazioni da parte dei soggetti interessati ed  stato redatto un “documento di consultazione”.

Sono, pertanto, sviscerati i punti già argomentati dal DM e aperte le questioni riguardanti la distinzione tra requisiti obbligatori e facoltativi, la predisposizione della documentazione di gara, la progettazione, l’applicazione dei criteri specifici di cui al DM, ecc.

Il punto sui criteri di selezione dei candidati

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In particolare, con riferimento alla documentazione di gara, sono affrontate le questioni relative alla individuazione dei Cam da inserire nelle procedure, con particolare riferimento ai criteri cosiddetti di “selezione dei candidati”, che potrebbero in qualche modo ostacolare la partecipazione, come prima detto. Un esempio è la sovrapposizione del criterio relativo al Sistema di gestione ambientale (Iso 14001 o Emas) e della Soa (Società organismo di attestazione).

Alla luce di quanto di volta in volta rappresentato, sono invitati gli stakeholders ad evidenziare eventuali criticità, ad esporre proprie valutazioni e suggerimenti anche su criteri ritenuti meritevoli di successivo approfondimento.

Il documento che prende il nome di “Schema Linee guida inerenti Applicazione dei C.A.M. di cui al DM 11.10.2017”, è stato posto in consultazione il 28 ottobre u.s. i contributi che perverranno all’Autorità entro le ore 24 del 29 novembre 2019 saranno oggetto di pubblicazione integrale sul sito dell’Autorità in forma non anonima, salvo i casi di motivata esigenza di riservatezza.


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Libero professionista in possesso di plurime certificazioni delle competenze in ambito italiano (Ege, Esperto in energetica) ed europeo (Energy auditor, Training provider, etc.), riveste il ruolo di Energy manager per PA, imprese a forte consumo energetico e società di servizi energetici in tutta Italia. Componente di tavoli tecnici permanenti e membro di Comitati tecnici di Certificazione presso Organismo internazionale di certificazione per Ege, AE, Lead Auditors ed Energy Management Systems ISO50001.