La compravendita di 3 milioni di prodotti di elettronica ha generato nel 2020 un risparmio ambientale di 193.775 tonnellate di CO2. Una quantità di emissioni pari a quelle prodotte da 2,7 milioni di voli aerei tra Milano e Roma, andata e ritorno. Lo stesso impatto che si ha per produrre e smaltire ben 3,4 milioni di smartphone oppure oltre 700 mila computer portatili. A rilevarlo è la ricerca Second hand effect 2020 condotta dall’Istituto svedese di ricerca ambientale sulla base dei numeri offerti dallo shop online di Subito.it.
Considerando le materie prime necessarie per realizzare i dispositivi elettronici, sono state risparmiate, con l’acquisto di usato, ben 1.172 tonnellate di plastica, 2.575 di acciaio e 68 di alluminio. Anche piccole azioni possono contribuire a grandi cambiamenti: lo studio rivela che è possibile tagliare 47 kg di CO2 per ogni acquisto di smartphone usato. Un computer fisso di seconda mano permette, invece, un risparmio di 879 kg di CO2, un notebook portatile 270 kg, un tablet 252 kg, una tv 168 kg. Cuffie e caricabatteria hanno un peso sull’ambiente di 10 kg di CO2.
Elettronica di seconda mano: informatica e telefonia fanno respirare l’ambiente con meno emissioni
L’elettronica è la terza categoria più comprata e venduta in Italia nel mercato dell’usato, tra online e offline, dopo motori e prodotti per la casa e per la persona. Il volume d’affari è di ben 3,8 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi generati solo dalla telefonia. Lo conferma la ricerca dell’osservatorio Second hand economy 2020 di Bva Doxa.
Tra i prodotti usati più acquistati online, ci sono quelli di elettronica (55% del volume). Gli articoli di informatica come pc, tablet o notebook sono al terzo posto fra i prodotti di seconda mano più ricercati nel 2020. Merito anche delle nuove esigenze nate con lo smartworking, la didattica a distanza e l’intrattenimento multimediale a casa. L’elettronica ha visto grandi movimenti attestandosi come seconda categoria più venduta (47%) con gli smartphone al terzo posto tra i prodotti più in evidenza nello shop online del 2020 (21%).
Il mercato dell’usato si sta insomma rivelando un modo utile ed efficace per ridurre il proprio impatto sul pianeta, limitando gli sprechi e tagliando le emissioni di CO2.
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