Annunciata oggi 21 luglio la partnership tra Italvolt, società fondata da Lars Carlstrom, con il Politecnico di Milano, finalizzata a realizzare un’economia circolare a ciclo chiuso per lo sviluppo di batterie per la mobilità elettrica.
Il laboratorio di recente costituzione interdipartimentale del Politecnico, Circ-eV, Circular factory for the electrified vehicles of the future, identificherà le fonti di approvvigionamento primario di materie prime e analizzerà le possibilità di recupero di materiali da fonti secondarie riciclate, come le batterie esauste.
Italvolt ha siglato un’altra partnership con Aecom, per ottimizzare la produzione e aumentare la resilienza delle batterie agli ioni di litio, riducendo al minimo gli scarti nel ciclo di vita del progetto.
Il ruolo del Politecnico all’interno della partnership
Il Politecnico di Milano mapperà le catene di approvvigionamento per aiutare Italvolt a trovare le materie prime da fonti primarie e realizzare la gigafactory di Scarmagno, che avrà una capacità produttiva a regime di 45 GWh.
Il Politecnico analizzerà la qualità dei materiali provenienti dai fornitori primari, per realizzare batterie agli ioni di litio sostenibili. Oltre alle fonti primarie, l’Università valuterà anche i flussi relativi agli scarti di produzione per alimentare la fornitura anche attraverso fonti secondarie.
L’analisi dell’intera catena di produzione, che permetterà di recuperare il materiale presente nelle batterie esauste, sarà fondamentale per limitare al minimo gli sprechi e sviluppare un processo produttivo pienamente efficiente.
Il riciclo delle componenti delle batterie
Il riciclo dei componenti delle batterie assumerà un ruolo sempre più importante per soddisfare la domanda di materie prime nei prossimi decenni.
L’Agenzia internazionale per l’energia stima che, entro il 2040 il litio riciclato utilizzato nelle batterie potrebbe essere pari a circa 81mila tonnellate, con un aumento significativo rispetto alle 3mila tonnellate previste per il 2030.
Nelle previsioni del Global EV Outlook 2022 dell’Agenzia, il litio è la materia prima con il maggior divario tra domanda e offerta e, si stima che la richiesta sia destinata ad aumentare di sei volte, fino a 500mila tonnellate entro il 2030.
Italvolt, grazie all’efficienza dell’approvvigionamento di materie prime attraverso fonti primarie e secondarie sarà in grado di ridurre sia il costo finale delle batterie che gli scarti complessivi del processo di sviluppo.
In questo senso, il lavoro del Politecnico consentirà a Italvolt di adattarsi nel miglior modo possibile all’evoluzione della dinamica tra domanda e offerta.
Lars Carlstrom, fondatore e amministratore delegato di Italvolt, dichiara: “La partnership con il Politecnico di Milano ci aiuterà a realizzare il primo processo di sviluppo di batterie a ciclo chiuso in Italia. Ciò consentirà a Italvolt di produrre batterie agli ioni di litio di alta qualità, riciclando materie prime acquisite in modo sostenibile. Questo modello di business per lo sviluppo delle batterie contribuirà all’industrializzazione green della regione e alla creazione di nuovi posti di lavoro altamente qualificati per la comunità locale.”
Il prof. Marcello Colledani, coordinatore scientifico di Circ-eV, Politecnico di Milano, spiega: “Le attuali preoccupazioni verso la fornitura stabile di materiali per l’eco-sistema Europeo di produzione di batterie pone una sfida verso lo sviluppo di soluzioni sostenibili per la fornitura di materiali in specifica derivanti dal riciclo ad alto valore aggiunto di batterie post-uso e di scarti di produzione. Nell’ambito di questa collaborazione il team multi-disciplinare di CIRC-eV analizzerà le tecnologie abilitanti per raggiungere questo obiettivo, contribuendo allo sviluppo di una catena del valore circolare per la produzione di batterie nell’eco-sistema locale”.
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