Assoreca, con il coordinamento di Proger, ha avviato il progetto pilota per la sostenibilità idrica territoriale realizzato nel novarese. Quattro le tipologie di intervento principali: recupero e utilizzo di acque di depurazione o di processo industriale; stoccaggio di acqua in piccoli invasi artificiali; iniezione di acqua nel sottosuolo per la ricarica della falda; chiusura del ciclo delle acque di processo industriale per ridurre i prelievi da acquedotto e falda.

Il modello di gestione integrata e circolare dell’acqua è basato su un sistema di utilizzo a cascata che massimizza l’efficienza della risorsa. In particolare, punta ad accantonare l’acqua quando questa è disponibile in abbondanza, per poi riutilizzarla nei periodi in cui la domanda supera l’offerta.
Collegare il sistema idrico al territorio: il progetto pilota
Il sistema ideato dall’associazione che rappresenta le aziende che operano nei settori dell’ambiente, sicurezza, energia, salute e responsabilità sociale, si basa su una fonte di alimentazione (che a seconda degli specifici interventi, consiste in un corpo idrico superficiale o in un depuratore) dalla quale vengono acquisiti i volumi d’acqua da stoccare in un serbatoio (invaso artificiale o falda) per essere poi utilizzate per l’agricoltura mediante opere di canalizzazione o pozzi (in parte esistenti, in parte da realizzare).
A seconda delle specificità del singolo intervento, il progetto è corredato da un insieme di opere e manufatti che servono per collegare tra loro le diverse componenti del sistema e per collegare il sistema al territorio, sia in entrata che in uscita). In un contesto di resilienza e circolarità, si fa ricorso a forme di alimentazione energetica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, minihydro), “così come per le opere di impermeabilizzazione degli invasi la preferenza è stata data, per quanto possibile, a materiali ecocompatibili” si legge nella nota stampa.
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Un modello per affrontare le sfide del cambiamento climatico
Questo modello si propone come intervento utile per affrontare le sfide del cambiamento climatico: “I risultati del progetto pilota assumono particolare rilevanza alla luce degli effetti sempre più evidenti delle variazioni climatiche, che alterano la distribuzione stagionale delle piogge e aumentano il rischio di siccità e alluvioni”.
Tramite il progetto pilota, Proger ha avuto modo di “verificare e rendere tangibile l’interesse del mondo finanziario a progetti che offrono soluzioni di finanziamento “green” e possono, in modo efficace, mettere l’imprenditoria industriale, e soprattutto agricola, in condizione di potersi dotare di soluzioni per la resilienza delle proprie attività” quali quelle testate e messe a punto nel corso dello stesso progetto pilota.
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