Nord Engineering, tra le aziende leader del settore dello smart waste management, ha acquisito il 60% di Btt Italia, realtà che progetta e realizza impianti di recupero e affinazione di metalli preziosi da Raee. Il closing è stato siglato a valle della partnership industriale, iniziata nel 2023, per la progettazione di un contenitore per la raccolta di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Leadership tecnologia nell’economia circolare
Come ricorda la fondazione per lo Sviluppo sostenibile nel report Il riciclo in Italia 2024, il tasso di raccolta dei Raee registra una decrescita e si attesta al 30%, lontano dal 65% che l’UE ha fissato come target. Secondo i dati del Centro di Raccolta Raee, in Italia si sono raggiunte nel 2023 circa 350.000 tonnellate raccolte, con una variazione del -3,1% rispetto al 2022. Inoltre, il Critical Raw Materials Act (Regolamento UE 2024/1252), entrato in vigore lo scorso maggio, ha aggiunto come obiettivo al 2030 l’incremento del riciclo di materie prime critiche, per consentire la copertura di almeno il 25% del consumo in UE.
Con l’ingresso di Nord Engineering nel capitale di Btt Italia, si dà corpo a una leadership tecnologica nel settore dell’economia circolare e di know-how dei processi di affinazione dei metalli, terre rare e materiali strategici: “Tema centrale è processare materie prime strategiche in modo sostenibile dal punto di vista economico e con un ridotto impatto ambientale” si legge nella nota stampa, che sottolinea: “Più si ricicla ciò che si acquista e utilizza, meno si ha bisogno di estrarre materia prima”. Dunque meno impatto su suolo e acque e meno inquinamento in atmosfera.
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Da Raee, oro affinato per un valore di 130 milioni di euro
Btt Italia ha sviluppato un importante know-how nelle soluzioni su misura, performanti, sicure e stabili per l’industria orafa, delle miniere e nel recupero di Raee. Ha introdotto i primi reattori rotanti e oggi detiene la tecnologia basata su processi idrometallurgici per recuperare e affinare metalli preziosi con bassissime emissioni di CO2. Opera con una tecnologia idrometallurgica brevettata, che non utilizza la fusione e la combustione e quindi a ridotta emissione di carbonio, circa l’80% in meno rispetto ai processi pirometallurgici.
Con impianti come Hydro B One si affinano metalli preziosi presenti nei Raee come oro, platino, palladio, argento e rame. Dal punto di vista produttivo, inoltre, le due aziende sono player unici: forniscono prodotti e tecnologia alle utility internazionali senza esserne competitor ma integrando i propri prodotti e servizi. Nord Engineering ha sviluppato l’innovativo sistema di raccolta Easy, un’attrezzatura automatica mono-operatore bilaterale capace di raccogliere diverse tipologie di contenitori. Con otto impianti a tecnologia idrometallurgica entro il 2040, cui abbinare una rete capillare di contenitori urbani per Raee, la quantità di metalli preziosi che verrebbe affinata corrisponderebbe al massimo di quanto è recuperabile sul totale di rifiuti raccolti, con un valore complessivo di oro affinato stimabile in circa 130 milioni di euro.
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Tecnologia idrometallurgica: come funziona
I componenti provenienti dalle schede elettroniche pretrattate vengono inizialmente purificati dal materiale plastico e da altri metalli. A questo punto, i materiali preziosi possono essere recuperati mediante ulteriori soluzioni acide liscivianti selettive, dapprima per rimuovere il rame, seguito dall’argento e infine i metalli più preziosi quali oro, platino e palladio. Grazie a specifiche sezioni dell’impianto, ognuno di questi materiali viene recuperato, affinato e ottenuto in forme pure commerciabili. Nelle sezioni dell’impianto, insieme al recupero dei metalli, vengono trattati fumi e scarti di produzione, così da minimizzare l’impatto ambientale, riutilizzando anche le acque di processo.
L’operazione di acquisizione rappresenta un esempio virtuoso di come le aziende, attraverso la condivisone di manager, ricerca e sviluppo, possono crescere in know out e competenza aumentando la loro catena del valore a servizio del cittadino, della collettività e del vivere sostenibile. Lo sottolinea nella nota stampa Lucia Leonessi, direttore generale di Confindustria Cisambiente esprimendo soddisfazione per l’unione, perché si “crea di fatto un polo di grande importanza”. Entrambe le aziende partecipano all’attività associativa nata nel 2016 che rappresenta 1.400 imprese del settore industriale ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili e bonifiche.
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