Mentre gli abitanti della Capitale continuano a soffrire per le difficoltà nella gestione dei rifiuti, Regione e Comune proseguono nella contrapposizione a suon di carte bollate e ricorsi.
A seguito dell’emanazione da parte del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, di un’ordinanza con la quale intimava ad Ama spa di procedere con l’ammodernamento dell’infrastruttura dell’impianto di Trattamento meccanico biologico (Tmb) di Rocca Cencia, la risposta dell’amministrazione comunale non si è fatta attendere. Roma Capitale, nella persona del Sindaco, ha chiesto la Valutazione di impatto ambientale (Via) per l’infrastruttura di trattamento dei rifiuti.
L’assessora ai rifiuti e al risanamento ambientale capitolina, Katia Ziantoni, ha così spiegato la richiesta: “Come garante della salute pubblica è dovere dell’Amministrazione attivare tutte le procedure consentite dalla legge e dalla giurisprudenza per salvaguardare i cittadini e l’ambiente. Le ben note problematiche dell’area industriale, che sorge entro i 500 metri da numerosi centri abitati, non possono continuare ad essere ignorate. Roma Capitale aveva già previsto, attraverso il nuovo piano industriale di Ama Spa, le alternative all’impianto di Rocca Cencia, destinando il sito al recupero delle sole frazioni secche (carta, plastica e metalli) a servizio dell’area Est di Roma”.
L’assessore regionale al Ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani, con una nota: “È molto grave che l’amministrazione Raggi ormai pensi solo alla campagna elettorale invece di affrontare e risolvere i problemi di Roma. Per interessi elettorali si continua a prendere in giro i cittadini e comitati facendo promesse assurde e impossibili. Vuole chiudere tutti gli impianti pubblici dell’Ama, svuota le casse dell’azienda aumenta le tasse ai cittadini per portare in giro per l’Italia i rifiuti e porta la città verso l’ennesima emergenza. La drammatica verità è che la sindaca vuole essere commissariata per non assumersi le sue responsabilità e scaricare su altri le decisioni”.
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