Il 19 marzo scorso l’Assemblea Capitolina ha approvato la delibera dell’assessore ai Rifiuti e al Risanamento ambientale, Katia Ziantoni, destinata a individuare 17 nuovi centri di raccolta nel territorio della Capitale.
Il provvedimento, destinato a superare in parte la delibera del commissario straordinario Tronca, ha inizialmente selezionato 22 nuovi siti ridotti a 17 a seguito del confronto in Aula. Queste aree ospiteranno i centri di raccolta (isole ecologiche), i centri del riuso e le sedi di zona.
17 nuovi centri di raccolta a Roma: cosa sono
“Ci tengo a ribadire che i centri di raccolta non sono impianti, ma semplici aree attrezzate con cassoni per la raccolta di ingombranti, Raee, legno, vernici, batterie, sfalci e altri materiali che non possono essere conferiti nei normali cassonetti”, evidenzia in una nota stampa la Ziantoni. “Si tratta di servizi essenziali per i cittadini che consentono peraltro di incrementare notevolmente la percentuale di raccolta differenziata. Il percorso partecipativo con i municipi, iniziato nel 2019, si conclude con una delibera strategica che consentirà di arrivare ad 1 centro ogni 70.000 abitanti”.
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