Deliberato dall’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, l’avvio del secondo periodo di regolazione tariffaria per il settore dei rifiuti, Mtr-2, valido dal 2022 al 2025 che vede diverse novità
L’Mtr-2 regola anche la fase finale delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani. Chiudendo il cerchio avviato dall’ Mtr che guardava al riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento per le fasi della filiera dei rifiuti fino al conferimento.
“Uno strumento flessibile che consente, agli Enti territorialmente competenti e agli operatori, di fornire agli utenti servizi adeguati a costi sostenibili e l’Autorità è pronta ad intervenire nei casi di inerzia nell’applicazione del Metodo” rimarca il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini.
Confermato il modello di regolazione tariffaria “asimmetrica” che permette di gestire le differenze territoriali e gestionali. In questo modo si introduce il meccanismo di incentivazione tramite perequazione. Di fatto si tratta di componenti a compensazione o maggiorazione dei corrispettivi per l’accesso a seconda del tipo di impianto sulla base della gerarchia dei rifiuti.
L’ Mtr-2 si applica a tutti i gestori integrati e ai loro impianti e agli operatori non integrati che gestiscono impianti “minimi”. Prevedendo incentivi decrescenti in base al tipo di trattamento, compostaggio, digestione anaerobica, termovalorizzazione, previsto sui rifiuti. Il conferimento in discarica viene sempre penalizzato.
“La regolazione del settore è certamente lungi dall’essere matura, ma il percorso procede in un dialogo cercato e costante con i consumatori e tutti i portatori di interesse. L’introduzione della regolazione degli impianti, con una specifica attenzione alla chiusura del ciclo, rappresenta un elemento di assoluta novità” spiega nella nota Besseghini.
Come viene determinata la Tari nel Mtr-2
Il calcolo della Tari dipende da una valutazione tra diversi componenti del servizio di recupero rifiuti: dal livello di raccolta differenziata, dal trattamento dei rifiuti con riutilizzo o riciclo, dalla prossimità territoriale e dalle caratteristiche dimensionali, tecnologiche e di impatto ambientale degli impianti.
Responsabilizzare le realtà locali
Il meccanismo di perequazione e il limite alle tariffe di accesso agli impianti hanno l’obiettivo di responsabilizzare le realtà locali che premia la prossimità territoriale. Lo fa supportandone i percorsi di miglioramento dell’efficienza gestionale, il completamento della filiera e la realizzazione di impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
Le variabili introdotte nell’Mtr-2 sui rifiuti
L’Mtr-2 inoltre include variabili rispondenti ai recenti elementi normativi europei e nazionali che hanno condizionato la classificazione dei rifiuti e degli obiettivi ambientali.
Non mancano quindi obiettivi che sotto il cappello del Pnrr guardino al lungo termine. Dall’economia circolare, alla responsabilità estesa del produttore, all’attenzione alle regole per gli imballaggi, identificazione e gerarchia dei rifiuti urbani, una prevista riduzione dei conferimenti in discarica, l’inserimento del principio “chi inquina paga”.
La classificazione degli impianti
La classificazione degli impianti segue la natura del gestore, quindi si dice “integrato” se si occupa di più fasi della filiera e ha impianti di trattamento già considerati nella regolazione del precedente Mtr. E guarda al ruolo che ricoprono nel ciclo quindi se si tratta di impianti di chiusura del ciclo o intermedi.
“Sono impianti “minimi” quelli ritenuti indispensabili alla chiusura del ciclo dei rifiuti nel loro territorio e previsti nella programmazione. Sono impianti “aggiuntivi” quelli diversi dai minimi, per i quali si applica una regolazione orientata alla trasparenza”.
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