Sul territorio comunale di Palmanova (UD) ci sono tre nuovi contenitori per la raccolta dell’olio alimentare esausto. Si trovano presso la sede municipale e nelle frazioni Jalmicco e Sottosella.
All’interno si potranno riversare olio da cucina (da frittura, cottura o da conservazione), ma non olio motore o altri rifiuti.
L’amministrazione municipale della città stellata avrà anche un ritorno economico. L’olio raccolto, infatti, verrà opportunamente trattato e utilizzato per produrre carburante ecologico.
A riguardo, Luca Piani, assessore comunale all’ambiente, spiega: “L’olio raccolto si trasformerà da rifiuto a nuova risorsa, anche con un piccolo ritorno economico per il Comune per ogni litro recuperato. Il riciclo è una pratica fondamentale per preservare il nostro pianeta. L’olio, riversato nelle fognature crea diversi danni ambientali”.
I danni creati dagli olii esausti
Se smaltito attraverso la rete fognaria, l’olio alimentare esausto è un potente agente inquinante, per il sottosuolo. Rende inutilizzabili pozzi di acqua potabile anche a notevole distanza.
Inoltre, crea problemi alla flora in quanto impedisce alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive. Se dovesse finire in un qualsiasi specchio d’acqua, ne potrebbe impedire l’ossigenazione, compromettendo quindi l’esistenza di piante e animali.
Infine potrebbe danneggiare i depuratori, impedendone il loro corretto funzionamento.
Dove sono i siti di raccolta
I tre contenitori si trovano a Palmanova, in Borgo Cividale, nel parcheggio nei pressi della Porta. a Jalmicco in piazza Unione/via Oberdan e a Sottoselva, in via Milano, nelle vicinanze dell’Itse Einaudi.
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