Dopo la selezione dei 44 candidati al premio provenienti da 14 stati diversi, sono stati resi noti i nomi dei due vincitori durante la conferenza stampa del 6 giugno: l’accademico russo Sergey Alekseenkowill per la sua ricerca sull’ingegnerizzazione della forza del calore per creare moderne strutture per votate al risparmio energetico e il professor Martin Green per il suo lavoro riguardo l’incremento della redditività e dell’efficienza delle celle solari.
Il premio Nobel Rodney John Allam ha guidato la giuria, composta da 20 scienziati provenienti da 13 nazioni diverse.
La cerimonia di premiazione, che vedrà la presenza del Presidente della Federazione o di un suo stretto collaboratore, si svolgerà a ottobre durante la settimana del Forum Internazionale dell’Energia in Russia.
Ricordiamo che gli argomenti in gara sono stati: energie rinnovabili (scelto dal 34,09%); ricerca, estrazione, produzione, trasporto e lavorazione delle risorse energetiche (15,91%); energia nucleare (13,64%) chiude al terzo posto. I due vincitori, oltre a dividersi i 39.000.000 di rubli (pari a circa 650.000 €) e a ricevere la medaglia d’oro, riceveranno il diploma e una spilla con una mostrina onoraria.
Oleg Burdagin, vice presidente del consiglio di amministrazione del World Energy Council e membro del consiglio di amministrazione dell’Associazione Global Energy, ha enfatizzato il ruolo delle applicazioni pratiche della tecnologia e della preziosa attività degli scienziati che partecipano il Premio, in modo particolare dei più giovani: “la scienza e gli scienziati stanno per iniziare un nuovo ciclo tecnologico. Questo ciclo propone una sfida particolare: migliorare la qualità della vita dell’umanità. In più, la scienza è destinata a diventare la locomotiva che guiderà una nuova educazione e nuove produzione”.
Le ricerche premiate
Il primo a ricevere la telefonata è stato Sergey Alekseenkowill, accademico russo, che ha ricevuto il premio per le sue ricerche sui fondamenti di termo fisica e la creazione di strumenti per risparmiare energia, con lo sviluppo di centrali termiche a ridotto impatto ambientale (attraverso lo sviluppo di modelli di combustione riguardo gas, carbone e combustibili liquidi). Lo studio è rivolto alla produzione di bruciatori di tipo nuovo per generare energia termica tramite rifiuti solidi domestici o tramite GNL e ai requisiti di sicurezza idraulica nelle centrali nucleari. Oltre a essere un pioniere nell’utilizzo del calore proveniente dalle profondità della terra come fonte di energia, il professore russo è convinto che questa sarà la fonte di energia che soddisferà le esigenze dell’umanità in futuro.
Il premio destinato al professore australiano Martin Green riconosce lo sviluppo delle celle solari PERC, da lui inventate, nel campo della ricerca, promozione ed educazione nel fotovoltaico. A tutto il 2016 le sue celle hanno realizzato 4 miliardi di dollari dalle vendite. Entro il 2040 si prevedono vendite per 1 trilione di dollari in tutto il mondo, mentre nella sola Australia nella prossima decade permetterà un risparmio nella produzione di energia pari a 750 milioni di dollari.
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