Rinnovabili: nel 2023 investiti a livello globale 283 miliardi di euro

La maggior parte degli investimenti negli Stati Uniti (28%) e in Cina (25,4%), seguiti da Germania, Canada e India: i dati del Renewables Global Status Report 2024

Il futuro delle rinnovabili sembra più promettente che mai. Lo confermano i dati del Renewables Global Status Report 2024, elaborato da Ren21, che rileva il livello record raggiunto dall’energia rinnovabile nel 2023 rappresentando il 30% dell’elettricità globale, con solare ed eolico che hanno contribuito al 13% del totale.

Gli investimenti globali nelle infrastrutture della rete elettrica sono aumentati del 5,3% nel 2023, raggiungendo una cifra stimata di 283 miliardi di euro. La maggior parte di questi investimenti è stata registrata negli Stati Uniti (28%) e in Cina (25,4%), seguiti da Germania, Canada e India. Nella maggior parte dei paesi emergenti e in via di sviluppo, al contrario, gli investimenti nelle reti elettriche sono stati ostacolati da vincoli finanziari e di accessibilità.

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Crescono investimenti sulle reti per accelerare l’integrazione delle rinnovabili

In Europa, gli investimenti si sono concentrati sul collegamento di parchi eolici offshore, sulla modernizzazione delle infrastrutture obsolete e sulla digitalizzazione delle reti per consentire la gestione del carico lato domanda, la ricarica dei veicoli elettrici e l’elettrificazione dell’industria.

I paesi di tutto il mondo si sono concentrati sui processi di autorizzazione per rispondere meglio ai mutevoli modelli di generazione di elettricità e per ridurre le code di connessione che interessano i progetti di energie rinnovabili. La nuova direttiva sulle energie rinnovabili dell’UE, adottata nel 2023, offre agli Stati membri la possibilità di designare e sviluppare aree di accelerazione della rete, ossia aree con elevato potenziale rinnovabile e bassi impatti ambientali, in cui i tempi di autorizzazione verrebbero ridotti.

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Ad esempio, i Paesi Bassi hanno sviluppato un programma nazionale di azione per la congestione della rete che mira ad accelerare gli investimenti e ridurre le code di connessione, attraverso l’espansione della rete e una maggiore flessibilità. In Belgio, è stato rilasciato un permesso di costruzione per la prima isola energetica artificiale, che fungerà da hub energetico per collegare i parchi eolici offshore con la rete continentale e, infine, con le reti elettriche dei paesi vicini. La Lettonia ha stanziato 49 milioni di euro per modernizzare la rete di distribuzione elettrica.

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Boom accumulo tramite batterie: + 55,7 GW a livello globale

L’accumulo di energia tramite batterie ha continuato ad essere la tecnologia in più rapida crescita, con maggiori investimenti e attenzione politica. Su scala industriale, lo storage è cresciuto del 120% nel 2023, raggiungendo i 55,7 GW a livello globale. La crescita è stata guidata da Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Irlanda, ma anche Australia, Repubblica di Corea e Giappone sono mercati importanti.

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Ai sensi della nuova direttiva sulle energie rinnovabili dell’UE, diversi Stati membri hanno aggiornato i propri obiettivi per l’accumulo di energia quando hanno presentato i loro piani nazionali aggiornati per l’energia e il clima nel 2023. La Grecia, ad esempio, ha fissato un obiettivo per 3,1 GW di accumulo tramite batterie e 2,2 GW di capacità di accumulo tramite pompaggio entro il 2030. Il report rileva che all’inizio del 2024, l’Italia ha pubblicato nuovi regolamenti sul meccanismo di approvvigionamento della capacità di accumulo di energia elettrica, che dovrebbe incoraggiare aste di grande capacità per batterie su scala di rete e stoccaggio di energia elettrica e gas.

Gli investimenti in storage in tutto il mondo hanno continuato il loro sostanziale trend di crescita, aumentando del 76,8% nel 2023 per superare i 33 miliardi di euro. La Cina domina la classifica con oltre 13 miliardi di euro (in aumento del 203%), seguita dagli Stati Uniti (circa 8,8 miliardi di euro; in aumento del 18,8%) e dalla Germania (3 miliardi di euro; in aumento del 61,2%). Gli investimenti nell’accumulo di energia sono aumentati anche in Italia (raggiungendo 2 miliardi di euro).

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