La Liguria è la regione più green d’Italia con il 41% dell’energia consumata proveniente da fonti rinnovabili. In questa regione, grandi passi avanti sono stati fatti grazie agli investimenti in nuove tecnologie, su tutte l’energia solare e quella eolica. Seguono Lombardia e Trentino Alto Adige con il 39%, che hanno adottato politiche energetiche innovative e investito in progetti che favoriscono l’uso di biomasse, idroelettrico e solare, permettendo così di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di migliorare la qualità dell’aria e della vita dei cittadini.
Un buon piazzamento lo raggiungono Veneto (34%), Valle d’Aosta e Toscana (32%). In ultima posizione si classifica la Puglia (11%) preceduta da Molise (12%) e Basilicata (13%). Lo rivelano i dati divulgati da Aceper, l’associazione dei consumatori e produttori di energie rinnovabili.
Rinnovabili al sud, Campania la più virtuosa (31%)
Nel Mezzogiorno, la regione più virtuosa è la Campania che raggiunge il 31%, negativa invece la performance delle isole con la Sicilia al 18% e la Sardegna al 19%.
“L’adozione di fonti di energia rinnovabile è diventata una delle priorità per affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un futuro sostenibile” commenta nella nota stampa Veronica Pitea, presidente di Aceper, sottolineando che in Italia diverse regioni hanno compiuto “notevoli progressi nell’integrazione delle energie verdi all’interno del proprio mix energetico, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e promuovendo uno sviluppo economico sostenibile”.
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Aceper: Italia indietro verso gli obiettivi di Agenda 2030
L’associazione rileva che “solo una piccola parte dei fondi stanziati dal Governo, in occasione della Manovra 5.0, sta raggiungendo le imprese delle varie regioni”. Bene le regioni del nord, comprese quelle più densamente popolate, dimostrando come anche le aree più industrializzate possano trovare soluzioni sostenibili.
Tuttavia, a livello generale, l’Italia è ancora indietro sulla road map degli obiettivi da raggiungere per l’Agenda 2030: “L’adozione di energie rinnovabili nelle regioni italiane rappresenta un passo fondamentale verso un futuro sostenibile” sottolinea Aceper, ricordando che “promuovere la transizione verso un sistema energetico più sostenibile significa anche creare posti di lavoro nel settore delle rinnovabili, stimolare l’innovazione tecnologica e garantire una maggiore indipendenza energetica”.
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