agrivoltaico
fotovoltaico in agricoltura

La decarbonizzazione è l’obiettivo improrogabile da portare a compimento entro il 2040 e per il suo raggiungimento dobbiamo ridurre il fabbisogno da energie fossili, attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili per la generazione elettrica. Il fotovoltaico oggi ha dei costi ridotti rispetto al passato e sono cresciuti i volumi produttivi dei moduli, caratteristiche che lo rendono appetibile come uno dei sostituti delle fonti fossili, ma c’è un fattore che ne limita le installazioni, ovvero la disponibilità di superficie. Il modello dell’agrivoltaico costituisce una possibile soluzione a produzione di energia elettrica e disponibilità di superficie, attraverso l’inserimento della produzione da energia solare fotovoltaica nelle aziende agricole con colture e allevamento, tanto più che, i pannelli possono essere anche mobili, consentendo lo svolgimento della normale vita agricola.

A che punto è la normativa

Come spesso accade, le iniziative pratiche partono precorrendo i tempi, mentre la legislazione non va di pari passo, permettendo così che si configurino dei vuoti normativi. Fondamentale è che vengano evitate, come in passato, speculazioni dovute all’installazione dei pannelli. Attualmente, non appare esserci uniformità in materia, le leggi vigenti infatti, vietano la realizzazione di nuovi impianti in aree agricole che accedono agli incentivi, mentre quelli senza incentivi possono essere realizzati. Ciò determina una disparità di trattamento tra piccoli operatori e aziende agricole che hanno di fatto possibilità limitate rispetto alla deregolamentazione che investe l’impiantistica delle grandi utility.

A tal proposito, afferma in nota stampa Federconsumatori:Alcuni hanno frainteso lo scopo e lo spirito che sta dietro al disegno delle energie rinnovabili, accaparrandosi centinaia di ettari di terreni agricoli per installare enormi impianti fotovoltaici. La logica non è quella di promuovere un settore per stroncarne un altro. Il Governo prenda provvedimenti immediati, ecco perché riteniamo prioritario che nella legge di delegazione europea in materia sia inserita la possibilità di rendere compatibili fotovoltaico e attività agricola e di silvicoltura, senza che uno pregiudichi l’altro”.


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