Un passaggio dal quasi raggiunto Gigawatt “al raddoppio o poco meno” sottolineando che ci sono spazi di crescita molto forti, secondo il pronostico del ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratini in apertura del Italian Geothermal forum, che si sta svolgendo in viale dell’Astronomia a Roma.
Pichetto all’Italian Geothermal forum.
La sfida è “arrivare ad aumentare ed estendere i territori”, sopratutto considerato che questa risorsa energetica permette di “sfruttare giacimento senza consumo di acqua ed estrarre minerali critici”, ma si scontra come tutte le fonti energetiche con l’effetto Nimby, ricorda il Ministro. Tutti temi che nella due giorni romana saranno sviscerati nei dettagli da tecnici e specialisti del settore.
Nel mix quindi si conferma anche geotermico, come più volte già detto dal titolare del Mase in sinergia con con nucleare ed eolico. L’impegno è “soprattutto” di guardare a “fonti energetiche nazionali” per evitare la debacle dei costi energetici già vissuta.
Apre la consultazione pubblica su energia termica
L’evento inoltre coincide con l’apertura del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica della consultazione pubblica per la disciplina del meccanismo di incentivazione degli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili di grandi dimensioni, attraverso procedure di accesso competitive.
L’obiettivo è acquisire osservazioni e proposte dagli stakeholder nell’ambito della successiva definizione del provvedimento. Si tratta di un meccanismo competitivo di incentivazione, complementare rispetto al Conto termico. La consultazione è aperta fino al prossimo 21 aprile 2025.
Le parti interessate possono inviare osservazioni all’indirizzo di posta elettronica PEC dee@pec.mase.gov.it utilizzando il Modulo di adesione alla consultazione allegato e indicando come oggetto della e-mail ” Consultazione – DM FER-T “.
2024 anno delle occasioni mancate
Uno scenario ottimistico che va in contrasto con i dati del 2024. Difatti secondo Philippe Dumas, segretario generale Egec, European Geothermal Energy Council, questo doveva essere l’anno da ricordare per numero di trivellazioni geotermiche, ma non è stato così.
Ma non è solo colpa dei tempi autorizzativi, secondo il segretario generale di Egec anche gli alti e bassi dell’inflazione, Guardando a quello che accade negli altri paesi “tutti aspettano che si muovano prima gli altri, così non arriveremo mai a dei risultati importanti”.
Philippe Dumas, segretario generale EGEC
Ma intanto il mercato turco è ripreso, meno performante il mercato Croato e Tedesco. In calo le pompe di calore nei grandi mercati ma in crescita nei mercati minori, con trend registrati nei grandi progetti. I sistemi di teleriscaldamento continuano a crescere, sopratutto con esplorazioni con sistemi sismici 3D.
Inoltre c’è il tema autorizzativo che per la geotermia interessa in prima linea l’Italia, ma non solo assicura Dumas. “Non tanto individuare le aree idonee. Decidetene una, ma poi le autorizzazioni non possono impiegare 6 anni. A Parigi è possibile realizzare teleriscaldamento in 2 anni“.
Il ritorno di investimento nella geotermia deve essere realistico
Altro tema i tempi di ritorno di investimento. “Dobbiamo capire che questa tecnologia non ha un ritorno in 5 anni” insiste Dumas. Eppure l’Italia è un fornitore europeo importante sulla geotermia “è questo secondo me è un vantaggio non abbastanza valorizzato”. Ma questa leadership, avverte Dumas “avrà bisogno di un mercato interno per resistere alla concorrenza”. Che dire una storia che conosciamo e che abbiamo già vissuto in altre troppe occasioni, ci auguriamo che questa volta si possa scrivere un finale diverso.
L'impianto avrà una capacità di produzione installata di 92 GWh di gas rinnovabile all'anno, pari al consumo di circa 9.400 famiglie italiane
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