Le rinnovabili danno lavoro a 13,7 milioni di persone

Una quota in rapido aumento, stando al rapporto dell’ILO e dell’IRENA.

rinnovabili lavoro
Foto di Ricardo Gomez Angel su Unsplash

A livello globale, nel 2022, gli occupati nel settore dell’energia rinnovabile hanno raggiunto i 13,7 milioni; un milione in più rispetto al 2021 e oltre sei milioni in più rispetto al 2012. A rivelarlo è un rapporto congiunto dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), pubblicato il 28 settembre e giunto, quest’anno, alla sua decima edizione.

Quali sono i Paesi dove si concentra la maggior parte dei posti di lavoro

Le opportunità lavorative stanno aumentando in diversi Paesi, ma la maggior parte si concentra in Cina (41 per cento), Brasile, Unione europea, India e Stati Uniti. Il solare fotovoltaico impiega ben 4,9 milioni di lavoratori. Seguono i settori dell’idroelettrico e dei biocarburanti, entrambi con 2,5 milioni di posizioni, e quello dell’energia eolica con 1,4 milioni di occupati.

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I green jobs e gli investimenti nella transizione energetica

“Il 2022 è stato un altro anno eccezionale per i posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, in mezzo a sfide sempre più numerose. La creazione di molti altri milioni di green jobs richiederà un ritmo molto più rapido di investimenti nelle tecnologie di transizione energetica”, ha commentato Francesco La Camera, direttore generale dell’IRENA.


“All’inizio di questo mese, i leader del G20 hanno concordato di accelerare gli sforzi per triplicare la capacità globale di energie rinnovabili entro il 2030, in linea con le nostre raccomandazioni in vista della COP28. Invito tutti i decisori politici a sfruttare questo slancio come un’opportunità per adottare politiche ambiziose che guidino il cambiamento sistemico necessario”.

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La tutela dei diritti dei lavoratori e la promozione dell’uguaglianza di genere

“Per cogliere le opportunità occupazionali legate a transizioni così complesse, assicurando l’inclusione sociale e lavori dignitosi per tutti, è necessario prevedere politiche per la crescita macroeconomica inclusiva, le imprese sostenibili, lo sviluppo delle competenze, la tutela dei diritti e la sicurezza dei lavoratori”, ha aggiunto Gilbert F. Houngbo, direttore generale dell’ILO. Non a caso, l’organizzazione ha elaborato delle apposite linee guida per i decisori politici.

Il report evidenzia poi la necessità di ampliare le opzioni a livello educativo e formativo per i giovani e le categorie più vulnerabili, promuovendo al tempo stesso l’uguaglianza di genere.

Sicurezza energetica e cooperazione internazionale

Molti Paesi stanno mostrando un crescente interesse nella localizzazione delle catene di approvvigionamento e nella creazione di posti di lavoro a livello nazionale, con il sostegno di politiche industriali adeguate, nell’ottica di rafforzare la sicurezza energetica. Tuttavia, concludono gli analisti, questi sforzi dovranno affiancarsi a un’efficace cooperazione globale per assicurare il successo della transizione energetica.


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