È stato inaugurato in Alto Adige il laboratorio di Eurac Research che supporterà le aziende nello sviluppo di moduli fotovoltaici fuori standard: a dare la notizia è stato il Network for Energy Sustainable Transition (NEST), destinatario dei relativi fondi PNRR, alla conferenza della Rete italiana sul fotovoltaico che si è svolta il 12 giugno a Bolzano.
Il contributo al raggiungimento degli obiettivi del PNRR
“Da oggi, abbiamo un nuovo strumento per rafforzare la ricerca pubblico-privata nell’ambito delle energie rinnovabili, pilastro della transizione del Paese a un modello di sviluppo sostenibile”, ha commentato Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari e presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione NEST.
“Grazie ai fondi del PNRR, stiamo contribuendo a costruire una rete nazionale di infrastrutture all’avanguardia, come il laboratorio di Eurac Research, nella quale far convergere conoscenze multidisciplinari che saranno preziosissime per raggiungere i grandi obiettivi dei prossimi anni”.
“La collaborazione tra università, imprese ed enti di ricerca ci consente infatti di costruire più rapidamente un ecosistema italiano dell’innovazione e della conoscenza. Questo modello di collaborazione sarà la chiave del successo per lo sviluppo delle nuove tecnologie e delle competenze che la transizione energetica richiede”, ha concluso Cupertino.
I test offerti dal laboratorio
Il progetto è pensato in particolare per supportare le aziende nello sviluppo di moduli fotovoltaici customizzati, destinati a soddisfare esigenze specifiche, dai prototipi con il vetro colorato a quelli destinati all’agrivoltaico. In laboratorio si possono analizzare le caratteristiche dei materiali di partenza, l’efficacia delle combinazioni tra i componenti, assemblare moduli fotovoltaici fino a un metro quadrato in un apposito forno. L’infrastruttura permette inoltre di testare i prototipi prodotti, installandoli su strutture ad hoc, ma anche di studiare la loro integrazione in facciate, coperture o altre soluzioni architettoniche e nelle reti elettriche.
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Il lavoro di ricercatori e ricercatrici
“La varietà dei test che offriamo rende questo laboratorio unico in Italia e non solo”, ha spiegato Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research.
“Con questo laboratorio, l’Alto Adige si rafforza ancora di più come polo dell’innovazione sul fotovoltaico a livello nazionale ed europeo. I ricercatori e le ricercatrici hanno già contatti con molte aziende interessate a portare qui le loro tecnologie per ottimizzarle”, ha confermato Hubert Hofer, vicedirettore di NOI Techpark.
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