Elettrificazione verde della Sardegna
foto Pixabay

Il progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” è stato inserito tra i Multi-stakeholders energy compact delle Nazioni Unite e considerato un modello per la diffusione dell’elettrificazione e la transizione energetica a livello globale.
L’iniziativa prevede di passare ad un mix di generazione per l’isola, basato esclusivamente su fonti rinnovabili, insieme alla diffusione dell’elettrificazione degli usi finali, questo permetterà di passare alla completa decarbonizzazione.

Il Progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” è stato presentato in occasione dell’evento on line organizzato da Enel, Università degli studi Roma Tre – Centro ricerche economiche e sociali Manlio Rossi-Doria, con il supporto di Alleanza Sardegna Rinnovabile, che riunisce Wwf, Kyoto Club, Greenpeace e Legambiente.

La produzione elettrica dell’isola

La Sardegna è il contesto ideale per l’elettrificazione, data la marginale penetrazione del metano e l’importanza locale dei servizi quali, turismo, commercio, pubblica amministrazione e agricoltura, che insieme costituiscono il 60% del valore aggiunto.

Per lo più, l’elettricità viene prodotta utilizzando il carbone e i residui dei processi di raffinazione del petrolio. Inoltre, la Sardegna ha il consumo pro capite di energia elettrica nel settore domestico più alto d’Italia, pari a circa 1,38 MWh l’anno, mentre l’autoproduzione è ancora a meno dell’1% del totale ed proviene quasi esclusivamente da fonti fossili.

Gli obiettivi del progetto al 2030

Gli obiettivi da raggiungere entro il 2030 per il progetto sono in primo luogo, il superamento della produzione di energia da fonti fossili attraverso la sostituzione con impianti rinnovabili, soprattutto fotovoltaico ed eolico. Contemporaneamente, saranno diffuse tecnologie per l’elettrificazione degli usi finali, come ad esempio mobilità elettrica, sistemi per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, efficientamento energetico e piastre ad induzione.
La generazione distribuita è favorita dalla bassa densità abitativa (68 abitanti/kmq) e dalle caratteristiche demografiche.

“L’elettrificazione dei consumi e la sostituzione delle fonti fossili con quelle rinnovabili, commenta Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia, sono due leve strategiche della transizione energetica in atto. Grazie alle sue particolari caratteristiche, la Sardegna può accelerare su questo percorso di sviluppo e raggiungere in anticipo un modello di produzione e consumo energetico più sostenibile, generando ricadute positive per ambiente, economia, occupazione e territorio e ponendosi come esempio a livello globale”.

“L’area mediterranea è un hotspot del cambiamento climatico, commenta il professor Nigel Tapper, lead author dell’Ipcc, e questo progetto guidato da Enel è un’opportunità unica per la Sardegna di essere un esempio per il mondo di come ridurre le emissioni per affrontare il cambiamento climatico. Il valore di questo progetto è quello di proporre per la prima volta su scala regionale una serie di soluzioni tecniche per ridurre le emissioni in atmosfera”.

“Il progetto di elettrificazione verde della Sardegna nei prossimi 10 anni è stato inserito dagli esperti dell’High level dialogue on energy delle Nazioni Unite (di cui mi onoro di far parte) tra i “multistakeholder energy compact””, commenta Valeria Termini, professoressa di economia politica presso l’Università degli studi Roma Tre. “L’abbiamo scelto e proposto come esempio di crescita locale per promuovere l’accesso all’energia pulita (l’obiettivo 7 dello sviluppo sostenibile)”.

“È con particolare attenzione e interesse che ho partecipato a questo importante incontro”, ha detto il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. “Il progetto “Elettrificazione verde della Sardegna”, premiato dalle Nazioni Unite, tratta temi molto attuali e cari alla nostra Amministrazione, come transizione energetica, sostenibilità ambientale e mobilità elettrica nel trasporto pubblico. Proprio in questi giorni siamo occupati a definire progetti molto importanti per tutta l’area metropolitana di Cagliari”.

Le attività previste dal Progetto saranno un esempio per la transizione energetica di altre zone, in Italia e in altri Paesi. Il processo di elettrificazione della Sardegna sarà monitorato per le Nazioni Unite dall’Università degli Studi di Roma Tre – Centro Rossi–Doria.

I partecipanti all’evento

Hanno preso parte all’evento, introdotto dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e dal direttore Enel Italia Nicola Lanzetta: il prof. Nigel Tapper, membro della commissione Ipcc e premio Nobel per la pace nel 2007; Valeria Termini, professoressa di economia politica presso l’Università degli Studi Roma Tre e membro degli esperti delle Nazioni Unite; la responsabile Clima ed energia di Wwf Italia, per Alleanza Sardegna Rinnovabile, Mariagrazia Midulla; il prof. di Sistemi elettrici per l’energia e prorettore delegato per il territorio e l’innovazione dell’Università degli studi di Cagliari, Fabrizio Pilo. All’evento sono inoltre intervenuti rappresentanti del mondo imprenditoriale come Marco Boglione, fondatore e presidente del Gruppo BasicNet e Libero Muntoni, general manager, Delphina Hotels & Resorts.


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