Il Brasile è tornato tra i dieci paesi su cui è più interessante investire in ambito energia e infrastrutture. E’ quanto evidenzia Apex-Brasil, agenzia di promozione degli investimenti esteri collegata al Ministero degli Affari Esteri del Brasile.
“Per quanto ci sia stato uno stop progettuale e di investimenti dovuto alla pandemia da Covid-19 ora il settore sta ripartendo, è il momento giusto per investire” spiega Adalberto Bueno Netto, direttore degli investimenti di Apex-Brasil raggiunto da Canale Energia nel corso del Brazil Investment Forum Experience (BIFx Forum) che si è svolto a Milano lo scorso 21 marzo.
Il Paese, la cui produzione energetica proviene alll’80% da fonti rinnovabili, ha recentemente annunciato investimenti per la generazione di energia elettrica di circa 270 miliardi di euro entro il 2040, il 70% dei quali è destinato a progetti di energia solare ed eolica. Inoltre è ormai prossima privatizzazione di Electrobras, la più grande utility dell’America Latina il cui valore si aggira intorno ai 12,5 miliardi di euro. Un momento magico per chi guarda a opportunità di investimento estero.
“Il Brasile è caratterizzato da una forte stabilità regolativa e una equilibrata distribuzione di player in produzione, generazione e distribuzione energetica. Tutti elementi che rendono sicuro oltre che profittevole investire in impianti sul territorio” rimarca Daniel Prates, Investment Officer di Apex-Brasil. che sottolinea come siano diverse le opportunità di investimento del settore energetico. Non mancano nel piano del Paese anche opportunità di investimento in infrastrutture per cui sono previsti nuovi porti e aeroporti, strade e ferrovie, strutture sanitarie, parchi e diritti minerari.
Energia verde un investimento sicuro per gli imprenditori in Brasile
Ad oggi la nazione di Pelè è il settimo produttore di energia elettrica al mondo, con 615,35 GW/h, e il terzo produttore di energia da fonti rinnovabili, con prospettive di ulteriore crescita dell’11% entro il 2029. Questo potenziale di crescita è pari a circa un quarto della capacità totale installata in Italia.
“Siamo una grande democrazia che ha da offrire oltre 240milioni di utenze e la disponibilità di spazi importanti per impianti di energie rinnovabili. Siamo operativi anche in ambito off shore. C’è interesse a investimenti in generazione distribuita e infrastrutture di rete. Inoltre grazie all’opportunità di stoccaggio dato dall’idrogeno l’energia prodotta in Brasile può diventare un’opzione per i consumi Europei” commenta Prates.
Per gli investitori interessati Netto ricorda che “Apex Brasil svolge un ruolo centrale come tramite e supporto, favorendo sia l’accesso alle imprese sul territorio che a fondi di investimento” sottolineando come “Questo è un buon momento per chi vuole investire nel Paese, e non consiglierei ad un investitore di aspettare altri 5 anni prima di prendere una decisione in questo senso”.
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