Frenata per i sistemi di accumulo di energia, resiste l’utility scale

I dati dell' “Osservatorio Sistemi di Accumulo” di ANIE Federazione

Rallenta il mercato dei Sistemi di Accumulo. A fronte di una crescita dell’8% delle istallazioni, potenza e capacità installate, sono entrambe con segno negativo. Il rend negativo tocca soprattutto il settore residenziale in parte tiene il segmento dell’utility scale.

storage-rinnovabili Osservatorio sistemi di accumulo di Anie

E’ quanto emerge dagli ultimi dati dell’ “Osservatorio Sistemi di Accumulo” di ANIE Federazione. L’associazione di Confindustria presenta il trend delle installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna[1].

Installazioni
[N]
Potenza
[MW]
Capacità
[MWh]
Variazione congiunturale Q1_2024 vs Q4_2023 8% -8% -4%
Variazione tendenziale Q1_2024 vs Q1_2023 -11% -41% -16%

 

Rispetto all’ultima analisi sono entranti in esercizio ulteriori quattro Sistemi di Accumulo stand-alone (cd. centralizzato) utility scale per una potenza e capacità rispettivamente pari a 88 MW e 306 MWh, tra cui un impianto da 70 MW e 286 MWh con durata di 4 ore.

Il gruppo di lavoro dell’Osservatorio alla data del 31 marzo 2024 stima che dei 2.100 MW aggiudicati tramite le aste del capacity market solo 120 MW risulterebbero entrati in esercizio, mentre dei 230 MW aggiudicati tramite l’asta della Fast Reserve solo 122 MW siano entrati in esercizio.

Uno sguardo generale sull’istallato

  • Al 31 marzo 2024 risultano installati 593.330 Sistemi di Accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 3.892 MW e una capacità massima di 7.891 MWh.
  • La tecnologia più diffusa è il Litio (99% del totale).
  • La quasi totalità (92%) dei SdA è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 10 e 15 kWh (38%) e di quelli con capacità compresa tra 5 kWh e 10 kWh (35%).
  • Il 98% dei SdA ha taglia di potenza inferiore ai 20 kW di cui la maggior parte ha una taglia inferiore ai 10 kW (91%).
  • La principale configurazione utilizzata per i SdA è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre l’85% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% e l’11%.
  • Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,2% di taglia residenziale.

La distribuzione degli accumuli a livello regionale

La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (108.590 SdA per una potenza di 686 MW e una capacità di 1.366 MWh), seguita dal Veneto (76.094 SdA per 489 MW e 1.079 MWh) e dall’Emilia-Romagna (57.486 SdA per 436 MW e 985 MWh).

Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia e Valle D’Aosta sono le regioni che consolidano un segno positivo confrontando il primo trimestre 2024 e il primo trimestre 2023. Tutte le altre regioni registrano segni negativi o stabili.


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