In base alla Strategia della Commissione europea che fissa l’obiettivo di 60 GW al 2030 e di 300 GW entro il 2050 per le energie rinnovabili offshore, tutti i Paesi europei dovranno imprimere un’accelerazione in questo senso.
Soprattutto l’Italia, che come sostenuto in più occasioni dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, deve mettere a terra potenza da eolico dieci volte superiore a quella che adesso viene realizzata ogni anno, se l’obiettivo è ottenere i fondi europei e rispettare gli accordi sulla decarbonizzazione.
É in questo contesto che inizieranno gli incontri con la popolazione per lo sviluppo di parchi eolici marini galleggianti al largo delle coste sarde, proprio per condividere le proposte progettuali su due impianti da realizzare al largo del Golfo di Cagliari. Uno è il Nora Energia 1, a sud ovest, l’altro è il Nora Energia 2, a sud est, per circa 1,4 GW di capacità totale installata.
La costruzione sarà realizzata da Nora Ventu, la società nata dalla partnership tra Falck Renewables e BlueFloat Energy. Nora Ventu al fine di instaurare un rapporto di ascolto e dialogo sui due parchi eolici marini galleggianti, spiegherà le specificità e le caratteristiche dei progetti, insieme alle ricadute positive per il territorio. Gli incontri sono propedeutici all’iter autorizzativo, che vedrà una prima fase di consultazione preliminare (scoping), finalizzata a indirizzare al meglio i contenuti dello studio di impatto ambientale.
Il fatto di non realizzare fondazioni fisse e utilizzare una tecnologia galleggiante minimizza gli impatti sull’ambiente marino e terrestre, durante tutte le fasi del progetto e aumenta l’efficienza degli impianti, contribuendo al fabbisogno energetico della Sardegna.
Lo scorso dicembre 2021, sono state depositate le richieste di concessione demaniale marittima per ciascuna delle due proposte progettuali, al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e alla Direzione marittima di Cagliari.
I benefici derivanti dal Nora Energia 1 e Nora Energia 2
Generazione di energia pulita, ma non solo, i vantaggi che deriverebbero dal progetto sono stati così riassunti dall’azienda:
- posti di lavoro stabili nel medio-lungo periodo, durante le fasi di fabbricazione, assemblaggio e costruzione dei due parchi, stimati in 4mila impieghi diretti. Dopo l’entrata in esercizio dei parchi, sono previsti oltre 300 occupati stabili per la manutenzione dei due impianti, di cui circa l’80% da risorse locali;
- approvvigionamento locale: le forniture di beni e servizi arriveranno principalmente dalle aziende del territorio, valorizzando la manodopera locale attraverso percorsi di alta formazione tecnica;
- coinvolgimento delle comunità locali, attraverso un percorso di dialogo per la creazione di valore condiviso;
- ricadute positive per le imprese e le attività del settore terziario locali;
- sviluppo dei porti grazie ai progetti incentrati sui principali porti industriali, come quello di Cagliari, per assemblaggio, gestione e manutenzione dei parchi. In questo modo, si potranno sia potenziare le infrastrutture che diversificare i servizi offerti;
- innovazione, ricerca e sviluppo, attraverso percorsi di collaborazione con le Università della Sardegna, i Centri di ricerca e i Parchi tecnologici regionali.
I parchi saranno al di fuori delle acque territoriali, dunque non visibili dalla costa, come risulta dalle simulazioni di impatto visivo che saranno depositate prossimamente.
La proposta progettuale
Il progetto Nora Energia 1 prevede 53 aerogeneratori, per una capacità installata totale di 795 MW, posizionati a sud ovest del Golfo di Cagliari, a distanze comprese tra i 22 e i 34 km. Inoltre, è attesa una produzione annuale di 2,6 TWh, equivalente al consumo di oltre 700mila utenze domestiche e l’emissione evitata in atmosfera di circa 1,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica annue.
Il progetto relativo a Nora Energia 2 invece prevede 40 aerogeneratori, per una capacità installata totale di 600 MW, a sud est del Golfo di Cagliari, circa 30 km a sud di Capo Carbonara. Una produzione attesa annua di 1,9 TWh, equivalente al consumo di oltre 500mila utenze domestiche e l’evitata emissione di oltre 1 milione di tonnellate di anidride carbonica annue.
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