Nel 2022 a Francoforte Enlit Europe ripartirà da quelle che il direttore Paddy Young chiama le “quattro D dell’energia”: “decarbonizzazione, digitalizzazione, decentralizzazione, democratizzazione”.
Quest’ultimo termine, precisa Young, determinerà un particolare focus di Enlit sulla povertà energetica per la prossima edizione: “Vogliamo che tutti possano avere accesso all’energia ‘green’, ma in Europa esiste la povertà energetica. Tendiamo a dimenticarcene, ma in alcune aree c’è questo problema. Noi vogliamo occuparcene con discussioni e approfondimenti”, spiega il direttore conversando con Canale Energia.
Enlit Europe, i focus
Mentre lo sguardo è già puntato alla prossima edizione in Germania, è da approfondire anche quanto avvenuto nell’edizione di quest’anno, in corso di chiusura alla fiera di Milano (30 novembre – 2 dicembre). Nell’evento – già conosciuto come “European Utility Week and Powergen Europe” e di cui il Gruppo Italia Energia, editore di Canale Energia, è country media partner – sono stati approfonditi vari aspetti della transizione energetica: dalle infrastrutture alle piattaforme comuni necessarie per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Il summit di apertura del 30 novembre è stato dedicato alle prospettive per il Green Deal europeo e per la cosiddetta “ripresa verde”, in riferimento alle politiche nazionali e internazionali da adottare per mitigare gli effetti economici e sociali della pandemia da Covid-19.
Da Enlit “è emerso con chiarezza che dobbiamo far lavorare tutti i settori insieme, creare un sistema di sistemi”, ha osservato Young, mentre Antonio Cammisecra, direttore della divisione global infrastructure and network del gruppo Enel, fra gli speaker dell’evento di apertura, ha sottolineato che “l’elettrificazione è ‘la’ soluzione per un futuro sostenibile”.
Sul palco di Enlit è salito anche Stefano Besseghini, presidente Arera, che ha tenuto uno speech d’approfondimento su come il regolatore possa essere una figura d’ispirazione nel processo di transizione. “Mi sembra che il lavoro fatto sulle aggregazioni, sulle Uvam, sul Tide (Testo integrato del dispacciamento elettrico, ndr) meriti l’attenzione degli operatori in termini prospettici, ma anche di risultati preliminari, come abbiamo visto recentemente in un rapporto che l’Autorità sta per rilasciare sull’efficacia di questa sperimentazione e su quanto abbiamo dichiarato nel piano strategico, per cui il Tide vedrà la luce all’inizio del prossimo anno”, ha commentato con Canale Energia a margine del suo intervento.
All’appuntamento, a cui, secondo le informazioni fornite da Enlit, partecipano 350 relatori e 500 espositori, si è discusso anche di scambio di dati, rapporti fra gli operatori, cybersicurezza e digitalizzazione delle reti.
“Noi, come Entity, dobbiamo essere aperti a tutti gli stakeholders e lavorare affinché la digitalizzazione non si trasformi in uno strumento inabilitante (della transizione, ndr). Lavoriamo inoltre sulla cybersicurezza, che è un argomento importante tanto quanto i cambiamenti climatici. Ne stiamo discutendo con Entso-E”, ha detto Vincenzo Ranieri, presidente di EU Dso Entity, l’associazione dei distributori di energia elettrica dei Paesi dell’Unione, e amministratore delegato di E-Distribuzione.
In merito è stato anche stabilito di avviare un gruppo di lavoro sui dati, promosso da Smart energy international, che analizzerà la strategia della Commissione europea per le direttive sulla sicurezza dei dati e informatica, identificando i nodi principali.
L’ultima giornata dell’evento, quella di oggi 2 dicembre, è dedicata alle politiche integrative che dovranno essere adottate per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Ue.
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