Energie rinnovabili, positivo l’andamento del mercato italiano

In un quadro di grande fermento, permangono però delle incognite in ambito normativo e autorizzativo. Gli spunti emersi all’Italian Renewables Investment Forum.

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Foto di Bastian Pudill su Unsplash

Il mercato italiano dell’energia rinnovabile sta facendo registrare risultati molto positivi. Le operazioni complessive nel 2022 sono state 958, più del doppio rispetto all’anno precedente, e gli investimenti hanno raggiunto il valore di 40,9 miliardi di euro. Nei primi sei mesi del 2023, si è registrato un +37% dei progetti in MW e addirittura un +72% per quelli di storage.

È quanto emerso all’Italian Renewables Investment Forum 2023, il 5 ottobre a Roma. L’evento, organizzato da Althesys e Green Horse Advisory, ha raccolto i maggiori investitori nazionali e internazionali del settore e ha visto anche un intervento da parte del Ministro Pichetto Fratin.

Il rapporto annuale del think tank Irex di Althesys

“Gli investimenti nelle energie rinnovabili in Italia stanno vivendo una fase di crescita straordinaria”, ha commentato Alessandro Marangoni, CEO di Althesys. Tuttavia, “in un quadro di grande fermento, permane l’incognita derivante dalle questioni aperte di ambito normativo e autorizzativo: come ha già rilevato il rapporto annuale dell’Irex, solo un quarto delle pratiche per gli impianti utility richiesti nel 2022 è stato approvato. Seguendo l’andamento della prima metà del 2023, l’intero anno in corso dovrebbe chiudersi con 3,6 GW autorizzati. Un dato largamente insufficiente se si vogliono perseguire gli obiettivi al 2030”.

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Le rinnovabili e il contesto macroeconomico

“In un contesto macroeconomico contrassegnato da grande volatilità, la nostra industria per poter accelerare nel segno della transizione energetica ha bisogno di stabilità”, ha confermato Carlo Montella, Co-founder e Managing Partner di Green Horse Advisory. “Di conseguenza, i capitali funzionali a questo obiettivo devono essere caratterizzati da un basso profilo di rischio e un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Per raggiungere questo risultato è fondamentale un assetto regolatorio di supporto al prezzo catturato dalla produzione di rinnovabili che tenga conto del LCOE delle rispettive tecnologie e un’accelerazione delle autorizzazioni per i nuovi progetti”, ha concluso Montella.

I risultati di fotovoltaico, eolico e idrogeno verde

Guardando ai singoli settori, si prevede che il solare, i cui costi sono diminuiti drasticamente negli ultimi anni, farà la “parte del leone” nel futuro sistema elettrico italiano. La diffusione dell’agrivoltaico, invece, procede a rilento: pur essendo quasi 400 gli interventi previsti, con una capacità di 15,8 GW e investimenti per circa 12 miliardi di euro, i progetti autorizzati ammontano a soli 800 MW.

Lo sviluppo dell’eolico è in linea con lo scenario ipotizzato nel PNIEC: il 2022 ha visto un +636 MW rispetto ai +421 MW del 2021, portando la capacità totale a circa 11,9 GW. In rapida crescita è il mercato dello storage, con una capacità totale di 2,3 GW e una massima di 3,9 GWh. La tecnologia più diffusa in Italia è quella agli ioni di litio, con il 99,9 per cento dei sistemi di accumulo abbinato a un impianto fotovoltaico.

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Per quanto riguarda il biometano, la capacità totale ha raggiunto i 22.500 metri cubi all’ora (Smc/h). Si registra anche, da parte di attori di varie dimensioni, un crescente interesse per l’idrogeno verde. L’Italia sembra pronta ad avviare una catena del valore nazionale che, pur essendo ancora in una fase embrionale, mostra notevoli opportunità. Il panorama locale vede attualmente 115 iniziative, che coinvolgono oltre 150 attori.

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