La crescita di occupazione nelle rinnovabili potrebbe raddoppiare, passando dagli attuali 80.000 lavoratori a 150.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi 3-4 anni. Serve però sostenere il processo virtuoso della transizione energetica. Sono le necessità più impellenti del settore emerse durante l’evento “Scatta l’ora solare. L’Italia e il futuro del fotovoltaico”, organizzato a Roma dall’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia.
Per riuscire è necessario secondo l’Associazione agire velocemente con la definizione di aree idonee ma anche responsabilizzare le regioni sulla necessità di ciascuna di fornire il proprio contributo alla transizione. Anche perché stando agli ultimi dati prodotti dalla Relazione annuale sulla situazione energetica nazionale 2024, realizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con dati riferiti al 2023, abbiamo speso circa 56 miliardi di euro per l’acquisto di energia dall’estero.
Una cifra comunque positiva stando all’Associazione perché è dimezzata rispetto ai 114,3 miliardi di euro spesi nel 2022, proprio grazie al contributo derivato dallo sviluppo degli impianti rinnovabili nazionali. Ma si tratta ancora di uno scenario “ancora incompatibile con gli obiettivi di sicurezza ed indipendenza energetica che l’Italia si è posta di raggiungere, considerando che il Paese importa ancora il 15% del fabbisogno nazionale da fonti estere e resta quindi esposto alle fluttuazioni di prezzo dettate da fattori esogeni e non controllabili” spiega una nota.
Il ruolo dell’agrivoltaico
L’agrivoltaico può essere una tecnologia che coniuga la produzione di energia solare con l’attività agricola, senza consumare nuovo suolo.
“L’impegno del Ministero è quello di intervenire per sbloccare le procedure e dare tempi certi per le autorizzazioni. Quello che abbiamo davanti è un percorso difficile che dobbiamo riuscire a fare insieme per governare questo cambiamento, con un importante ruolo delle istituzioni e dei soggetti coinvolti nella transizione energetica. Abbiamo grandi questioni aperte legate al rinnovo delle reti, dobbiamo inoltre creare un punto di equilibrio con il sistema regionale nella definizione delle modalità rispetto alle competenze costituzionali. I fronti sono tanti e dobbiamo essere determinati e più uniti possibili” ha osservato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin nel corso della giornata.
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