Produrre e rivendere energia tra privati diventa possibile con l’ok alle comunità energetiche dato dall’approvazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe. Un cambiamento che porterà grande innovazione nel sistema delle reti per i privati e potrà rappresentare uno strumento concreto di aiuto alla povertà energetica.
“La povertà energetica è un tema che in Italia è affrontato soprattutto con strumenti come bonus e sconti” spiega a Canale Energia Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente che, con Italia solare, sta promuovendo le opportunità per rinnovabili e climate change che possono derivare da una realizzazione di comunità energetiche secondo quanto previsto dalla direttiva comunitaria 2001/2018 “sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”. Le Comunità energetiche sono realtà che possono condividere tra loro o tra attori esterni l’energia prodotta tra soggetti diversi, una possibilità finora vietata in Italia. “Ora sarà possibile pensare a strutture che nei quartieri disagiati possano realizzare lo scambio sul posto. In Grecia ad esempio sono già attivi degli impianti di fotovoltaico sulle scuole che devolvono l’energia in eccesso a persone in difficoltà”.
“Siamo enormemente soddisfatti” sottolinea Zanchini. “Non era scontato che saremmo riusciti a convincere il Parlamento su questa direttiva. Siamo contenti perché abbiamo trovato una soluzione che ha convinto tutti i parlamentari. Non è banale che un testo sia presentato uguale da 5Stelle, Italia Viva e Lega (42.013 Patassini, Lega; 42.018, Sut M5S e 42.022, Gadda Iv n.d.r.). È la dimostrazione che questa prospettiva, che mette al centro i territori, funziona”.
Il ruolo di Legambiente
Una strada ancora in salita “ora servono i decreti attuativi. Cambia il sistema di canalizzazione di energia nel sistema e diventerà più complesso con la bidirezionalità. Ma presto sarà possibile realizzare soluzioni finora impensabili. Ad oggi gestiamo i nostri condomini in maniera complicata. Il motivo per cui pensiamo che andrà avanti è che il vantaggio economico è molto importante” spiega Zanchini.
Un vero rilancio per le rinnovabili che potranno approdare con più semplicità anche nei condomini ma non solo. “Siamo agli inizi di una rivoluzione. Queste configurazioni fino 200kW e con il recepimento completo della direttiva apre a qualunque forma di comunità anche non fisica. La tecnologia di cui già disponiamo ci potrà permettere di realizzare configurazioni virtuali, trovare decurtato nella regolare bolletta uno sconto dovuto all’autoconsumo della mia abitazione e tanto altro”.
Efficienza nelle case, entrano in campo i cittadini smart
“Come Legambiente la nostra attività sarà quella di rendere noto che c’è questa nuova opportunità di investimento nelle rinnovabili per favorirne la diffusione. Vogliamo che Comuni, aziende agricole e imprese siano informate. Questo cambiamento permette di guardare in modo nuovo a progetti di implementazione di rinnovabili in cui l’investimento diventa di intere aree e di diversi soggetti coinvolti” conclude Zanchini.
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