Comunità energetiche, l’impatto positivo della Direttiva CSRD

Il punto sul quadro italiano ad Enlit con Ivo Gattulli, managing director Solarelit Powered by Greenvolt

Tra i temi di Enlit anche la configurazione delle comunità energetiche. Il quadro italiano si presenta estremamente favorevole allo sviluppo di questa opportunità di produzione e condivisione energetica. La normativa c’è ed è stabile. L’incentivo è chiaro ed è stato chiarito anche negli ultimi giorni il nodo legale rispetto l’entità giuridica.
Ne abbiamo parlato con Ivo Gattulli, managing director BU autoconsumo diffuso Solarelit Powered by Greenvolt a margine di un suo intervento negli hub della fiera. “L’ultima risposta del GSE di qualche giorno fa consente di realizzare l’entità comunità energetica unica su scala nazionale”. Il che commenta “è dal nostro punto di vista un gigantesco passo in avanti” e che permette rispetto al mercato dell’autoconsumo diffuso di avere “tutto quello che serve per mettere a terra progetti realizzabili”.

L’impatto a cascata sulle Pmi della CSRD

Inoltre sottolinea Gattulli non va dimenticato l’impatto della Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, che dal 25 settembre è in vigore. Questa sta mettendo le Pmi sotto pressione “anche quelle che non hanno l’obbligo di rendicontazione diretta” ma in quanto fornitrici di servizi per altre hanno necessità di essere appetibili anche sotto il profilo di sostenibilità.

Una situazione che permette di superare “il blocco a non sottodimensionare l’impianto, per non immettere troppa energia che sarebbe pagata poco. Andandolo a condividere con altri pod e generando valore sotto forma di incentivo“. Questo si traduce per le aziende in un incentivo che però per le aziende prevede che il 45% debba essere investito in attività di social and governance.

Questo accade con tutte e tre le tipologie di CER previste che sia comunità, gruppo di auto-consumatori collettivi o individuale. In questo modo le aziende si assicurano “Da una parte  una fonte energetica, più che economica, stabile e un budget per attività in ambito di social governance”. Un’opportunità che nella sensibilità di Gattulli si sta traducendo in “un fortissimo interesse soprattutto sul gruppo consumatori individuali e collettivi”.

Un’opportunità in più per il contrasto alla povertà energetica

Grazie a questa risposta del GSE diventa più semplice per i comuni aderire  su scala nazionale di configurazioni di comunità energetiche. “Il che andrà probabilmente a toccare il tema della povertà energetica sottolinea Gattulli.

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.