Consorzio italiano biogas (Cib) e Assocarta hanno siglato il 10 febbraio un accordo di collaborazione per supportare la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti e lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione destinata alla filiera agroindustriale. La partnership punta a spingere in direzione della decarbonizzazione dei cicli produttivi energivori, in linea con quanto previsto dalla direttiva Red 2 e dal Pnrr.
L’intesa favorirà anche la collaborazione tra gli associati delle due realtà per la messa a punto di progetti condivisi, finalizzati allo sviluppo del biometano e alla valorizzazione dell’industria cartaria: “Una simbiosi tra agricoltura e industria che consente di procedere più spediti verso la transizione energetica e di aumentare il tasso di circolarità dei due settori”, si legge nella nota stampa.
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Settore carta: ruolo primario nell’economia circolare
Il settore della carta ha un ruolo primario e fondamentale nell’economia circolare italiana. Immette prodotti rinnovabili nel mercato, usando fibre vergini certificate per l’85% del totale ed è il secondo utilizzatore di carta da riciclare a livello europeo, con un tasso di riciclo dell’87% nel settore dell’imballaggio: “Un primato che deve confrontarsi con le nuove sfide. Per questo, la produzione di biometano rappresenta una leva fondamentale per affrontare la transizione energetica”, si legge nella nota.
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Sviluppo biometano: volano per le misure del Pnrr
Le aziende agricole produttrici di biometano sono al fianco della filiera della carta per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione. Lo ribadisce nella nota il vice presidente del Cib, Angelo Baronchelli: “L‘intesa sarà un volano importante per la realizzazione delle misure del Pnrr. Il biometano rappresenta una grande opportunità per raggiungere i traguardi ambientali e ridurre la dipendenza dalle fonti fossili”.
Gli fa eco il presidente di Assocarta, Lorenzo Poli: “Il settore della carta è un utilizzatore di gas in cogenerazione tramite la quale ha migliorato la sua efficienza energetica del 20% negli ultimi 15 anni. Per questo incrementare l’utilizzo di biometano made in Italy nei nostri impianti di cogenerazione significa procedere sulla strada della transizione ecologica ed energetica. Un vettore energetico rinnovabile, il biogas, che garantisce anche certezza negli approvvigionamenti in quanto la sua disponibilità non sarebbe legata a dinamiche geopolitiche e oscillazioni di prezzi che ad oggi rendono la gestione aziendale molto complessa”.
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