Sfruttare l’energia pulita nel settore delle attività di mining, l’operazione ad alta intensità energetica utilizzata dal sistema bitcoin e dalle criptovalute in generale per emettere moneta. È questo l’obiettivo della startup spagnola Pylon Network che – come si legge in un articolo del sito Futurism – sta lanciando la sua criptovaluta denominata Pylon per lo scambio di energia proveniente da fonti rinnovabili. I membri della piattaforma connessa a questa valuta, si legge sul sito, riceveranno monete per ogni unità di energia generata da pannelli solari e saranno in grado di vendere l’eccesso ad altri utenti.
Green miners
Il cuore del progetto, come ha spiegato Gerard Bel, uno dei fondatori di Pylon Network al sito CoopNews citato da Futurism, è un sistema di server denominati green miner. “Si tratta in particolare di server che convalidano le transazioni”, “grandi computer che risolvono l’algoritmo per proteggere i dati”, ha sottolineato Bel. “Nel nostro caso implementeremo un miner sicuro con un basso consumo energetico, l’energia utilizzata per gestire questo server proviene da un eccesso di energia rinnovabile. L’energia non utilizzata viene utilizzata per mantenere i server“.
La versione alpha della piattaforma
La startup ha attualmente lanciato una versione alpha della piattaforma ed entro la fine di quest’anno presenterà una demo. Step che sono stati preceduti da una raccolta fondi che ha avuto un certo riscontro. Un’operazione con cui l’azienda ha distribuito 3.250.000 agli investitori gettoni “pre-mined”.
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