Arriva l’indice ACOE per calcolare impatto ed economicità delle strategie sulle rinnovabili

A realizzarlo il prof. Giampaolo Manzolini, docente del Politecnico di Milano e spoke leader di NEST

Un indice per migliorare il confronto tra le diverse tecnologie rinnovabili e valutarne in modo più accurato l’economicità. Si chiama indice ACOE che sta per “Actual Cost of Electricity”, costo attuale dell’elettricità ed è stato sviluppato dalla Fondazione NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition. Si tratta di un partenariato esteso promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e finanziato dal PNRR.

nest app visualiazzazione schermata indice ACOE che sta per “Actual Cost of Electricity”
Schermata indice ACOE che sta per “Actual Cost of Electricity”. La webapp per calcolare l’indice ACOE delle varie tecnologie rinnovabili è consultabile al seguente link: www.acoe.ener

Inoltre è stata realizzata una webapp apposita, vedi schermata sopra, raggiungile da tutti gli utenti qui.

Così da permettere il calcolo in tempo reale per ottenere una valutazione più aderente alla realtà. L’indice ideato e sviluppato dal prof. Giampaolo Manzolini, docente del Politecnico di Milano e spoke leader di NEST, si pone come una “rivoluzione” nel modo di analizzare i costi dell’energia rinnovabile. “Abbiamo sviluppato l’ACOE con l’intento di andare oltre i tradizionali metodi di calcolo, che spesso non riflettono la complessità del panorama energetico attuale” ha dichiarato Manzolini. “Questo indice ci permette di fare un passo in avanti verso una valutazione più realistica e precisa delle risorse rinnovabili, mettendo in luce come l’ottimizzazione della gestione dell’energia prodotta possa influire sui costi e sull’efficienza complessiva del sistema”.

In cosa si caratterizza l’indice ACOE

L’indice studiato da Nest si differenzia dai tradizionali sistemi di calcolo, come il LCOE Levelized Cost of Electricity, ad oggi ampiamente utilizzato per determinare il costo medio di produzione dell’energia elettrica, perché tiene conto di variabili che il LCOE non considera. Ad esempio:

  • la domanda effettiva di energia,
  • le esigenze della rete elettrica,
  • la variabilità delle risorse rinnovabili
  • confrontare tecnologie differenti come eolico e solare, evidenziando le peculiarità e i vantaggi di ciascuna rispetto alla distribuzione temporale della produzione energetica.

Inoltre l’indice aiuta a comprendere l’eccesso di energia da fonti rinnovabili che si verifica in alcuni momenti della giornata o dell’anno e che porta a uno spreco di energia o alla sua vendita a costi molto bassi. E lo fa fornendo un quadro economico più realistico, che riflette meglio la realtà dei mercati energetici.

Quindi non solo dati più accurati, ma anche sostegno alla costruzione di strategie per la progettazione di impianti di nuova generazione. “La missione della Fondazione NEST è quella di spingere i confini della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’energia rinnovabile. L’ACOE rappresenta un traguardo importante verso una transizione energetica sostenibile e consapevole. Questo strumento non solo consente analisi più accurate, ma favorisce anche un cambiamento culturale nella pianificazione e nella gestione delle risorse energetiche,” ha dichiarato Gabriella Scapicchio, Direttrice Generale della Fondazione NEST.

Alcuni esempi di costi e capacità

Ad esempio è stato valutato l’impatto dei sistemi di accumulo nella economicità della rete che ne evidenzia la convenienza finale.

L’indice Acoe ha valutato un ipotetico raddoppio della capacità fotovoltaica installata in Italia, senza sistemi di accumulo fino a 600 €/MWh aggiungendo 100 GW di capacità installata, mentre con sistemi di accumulo la cifra scende a circa 250 €/MWh (come confronto, il PUN, prezzo unico dell’energia elettrica in Italia a fine 2024 era pari a circa 130 €/MWh).

La stessa valutazione fatta in Germania, con la stessa capacità aggiuntiva prevede un aumento dell’ACOE fino a 430 €/MWh senza accumulo e una riduzione a circa 230 €/MWh. Questi dati evidenziano come l’adozione di sistemi di accumulo non solo renda l’energia rinnovabile più conveniente, ma contribuisca anche a una migliore gestione della rete.Nest

 


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