L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia guarda al dialogo

Evento Alleanza per il fotovoltaico 17-06-2021L’Alleanza per il fotovoltaico in Italia ha avviato un confronto aperto con istituzioni e stakeholders sulle prospettive future delle rinnovabili alla luce del Pnrr. “A pochi mesi dalla nascita dell’Alleanza per il fotovoltaico in Italia, siamo riusciti a dimostrare il valore del dialogo e della collaborazione riunendo allo stesso tavolo operatori del fotovoltaico, istituzioni, mondo ambientalista e quello della ricerca in ambito agricolo e tutti i soggetti coinvolti hanno compreso l’urgenza di iniziare un lavoro congiunto per trovare le giuste sinergie”, ha dichiarato Andrea Cristini, di Solar-Konzept e portavoce dell’Alleanza. “Questa è la strada che intendiamo proseguire. Nelle prossime settimane continueremo il dialogo con il MiTE per risolvere il nodo delle misure transitorie per i procedimenti autorizzativi in corso e proseguiremo con impegno e dedizione le attività con Legambiente e Crea”.

Dalla tavola rotonda con le aziende è arrivato un grande messaggio culturale: favorire un sistema sinergico tra agricoltura ed energia che può dare opportunità virtuose per le collocazioni degli impianti, individuando luoghi come i bacini delle cave chiuse”, ha dichiarato la senatrice Maria Alessandra Gallone a margine del suo intervento. “Quello delle energie rinnovabili è un settore in grande espansione, al quale sono stati riservati ben 24 miliardi dei 60 previsti per la transizione ecologica nella missione 2 del Pnrr. Un settore fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese, che potrà conciliare occupazione e tutela dell’ambiente e della salute e che noi dobbiamo sostenere con forza”.

Il ruolo dell’agrivoltaico

In questo contesto è emerso con forza il ruolo dell’agrivoltaico che insieme a eolico e rinnovabili può contribuire a dare una svolta importante al sistema dell’energia pulita.

“In Italia il maggior contributo deve arrivare da solare e eolico, con tassi di installazione decisamente superiori a quelli attuali. Ma tetti, coperture e superfici marginali da soli non bastano, come ricordano molti studi. Per questo sarà importante includere altre superfici, come quelle agricole, puntando sull’agrivoltaico che permette di introdurre la produzione di energia da solare fotovoltaico nelle aziende agricole, integrandola con quella delle colture e con l’allevamento” ha spiegato Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. “Per consentirne lo sviluppo va, però, colmato il vuoto legislativo esistente, vanno definite linee guida e scongiurati alcuni preconcetti che potrebbero rallentarne la diffusione”.

In merito, Alessandra Pesce, dirigente Crea  ha sottolineato come: “L’agrivoltaico costituisce una nuova frontiera per creare un circuito virtuoso tra produzione agricola ed energetica, superando l’ottica della competizione nell’utilizzo del suolo. Nel concepire gli impianti, infatti, si possono mettere a punto soluzioni in grado di innalzare la produzione agricola sia per lo sfruttamento dell’energia prodotta sia per la struttura portante del fotovoltaico, utilizzando tecniche di agricoltura di precisione. In questa direzione le attività di ricerca e sviluppo del Crea sono focalizzate su diversi aspetti: la compatibilità agronomica, le implicazioni nell’uso dell’acqua e la difesa fitosanitaria. Questo circuito va alimentato da un nuovo dialogo e confronto tra i protagonisti, con il reciproco riconoscimento del ruolo di ciascuno nella gestione di beni pubblici”.


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