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Venti anni dalla liberalizzazione del sistema elettrico. Un percorso che ha visto la sinergia e la nascita di diversi soggetti che si sono trasformati e hanno accompagnato questo processo.
Per tracciare un bilancio della liberalizzazione del mercato e sopratutto guardare alle nuove sfide poste al 2030 da clima e ambiente, in cui l’energia gioca un ruolo centrale, il Gestore servizi energetici (GSE), ha promosso un incontro di due giorni a Roma (29-30 maggio  Il mercato dell’energia elettrica a 20 anni dalla liberalizzazione). “Questi venti anni hanno modificato in modo radicale il settore elettrico” spiega il presidente del GSE Francesco Vetrò che ha aperto i lavori. “La quota di produzione di energia elettrica soddisfatta mediante fonti rinnovabili è passata dal 15% del 1998 al 34% del 2018” rimarca il presidente, mentre gli impianti sono cresciuti da circa 3.000 a 840.000. Un comparto che ha visto una “crescita esplosiva” ma che ora deve affrontare una nuova sfida come sottolinea lo steso Vetrò “Il 2020 è ormai vicinissimo e l’Italia e l’Europa dovranno a breve dimostrare di aver raggiunto i traguardi del pacchetto per il clima e l’energia”. 

Una sfida che si potrà raggiungere, aumentando la produzione delle rinnovabili, ma sopratutto, come sottolinea Vetrò, le azioni di efficienza energetica.
“Abbiamo davanti a un importante anniversario, una sfida per i prossimi dieci anni rispetto gli obiettivi di energia e clima” evidenzia il sottosegretario al ministero per lo Sviluppo economico con delega all’energia Davide Crippa sottolineando il ruolo centrale del consumatore e della qualifica dei fornitori in ottica di garanzia di qualità del servizio. “In questo contesto le regole su cui dobbiamo lavorare sono: accesso per i consumatori alle informazioni, ruolo attivo del consumatore, qualifiche dei soggetti fornitori, scelte della qualità della qualifica di fornitori”. Temi che Crippa individua come centrali affinché “il settore elettrico diventi centrale per il raggiungimento degli obiettivi di strategia clima che ci siamo proposti”.

Una sfida quella della decarbonizzazione a cui è richiamata l’Europa e quindi l’Italia. Per questo il Gse si sente, come afferma il suo Presidente, “di nuovo chiamato a sviluppare un rapporto di primo piano per il sostegno del settore delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e della sostenibilità nel settore dei trasporti, oltre che per la diffusione, più in generale della cultura della sostenibilità ambientale”.

Quanto è cambiato il mondo dell’energia visto dai consumatori

Come è cambiato lo scenario energetico visto dai consumatori? Il sottosegretario al Mise con delega all’energia Davide Crippa ha esposto le sfide del prossimo decennio in vista del compimento del Piano energia clima ponendo al centro il consumatore: “Si va verso un’integrazione europea dei mercati e dei sistemi elettrici e i consumatori non sono più una parte che subisce le logiche del mercato ma diventano sempre più attori di un percorso da prosumer”.

La pluralità è uno dei vantaggi maggiori dei consumatori, ma una pluralità che porti qualità, elemento che, come evidenzia lo stesso Crippa, “credo che sia giusto fare una riflessione sulla molteplicità dei soggetti sul mercato e le difficoltà spesso che alcuni comportano al sistema in tema di mancati obblighi“. Nonostante ciò gli elementi positivi ci sono: “La qualità del servizio elettrico è migliorata e uniforme su tutto il livello nazionale. I nostri scenari di emergenza e gestione delle emergenze sono sempre all’avanguardia. Anche in situazioni estremamente critiche di black out improvvisi, la rete si comporta in maniera degna anche rispetto a scenari internazionali“.
Un processo di liberalizzazione che in qualche modo “ha rafforzato la tutela dei consumatori” spiega Crippa “in particolare quelli più deboli” per quanto la questione dei bonus è aperta “non si riscontra una così grande appetibilità dello strumento per gli utenti disagiati”. Tra le cui valutazioni resta nelle parole del sottosegretario una attenzione alla possibilità di avviare un automatismo del sistema di erogazione bonus.

I lati oscuri della liberalizzazione del mercato elettrico

Non solo vantaggi ma anche alcune incertezze per gli utenti come anticipato sopra ed evidenziato dallo stesso Sottosegretario “Una pluralità di soggetti, di rapporti contrattuali, una complessità, necessità di regole, garanzie di principi di trasparenza, Non discriminazione, responsabilità, efficienza e sicurezza, tutte condizioni non sempre garantite da tutti gli operatori presenti  del mercato“.
Un richiamo all’attenzione che non nasconde trova una responsabilità nel ruolo delle istituzioni “questo chiama in causa le istituzioni le che devono assicurare sistemi regolatori stabili e certi” ma anche come riconosce lo stesso Crippa con strategie di “lungo periodo“.
Visto anche come effetto della continua innovazione tecnologica che rende sempre più centrale per il consumatore di essere nelle condizioni “di comprendere le trasformazioni in corso e di cogliere i benefici della liberalizzazione”. Elemento su cui laconicamente il Sottosegretario fa presente come “lo stalking telefonico degli ultimi periodi non credo vada in questa direzione”.

Chiarezza nei costi in bolletta e sistema di qualità per i fornitori

Tra gli altri temi affrontati dal Sottosegretario: la necessità di maggiore chiarezza della bolletta, contenimento della concorrenza sleale “responsabilizzando in modo equo tutti gli operatori della filiera“. Qualità degli operatori, per cui “occorre proseguire in sforzi già intrapresi per contenere condotte lesive (…) Stiamo inoltre valutando come queste sanzioni possano essere viste in un sistema di qualificazioni delle imprese“. Sicurezza dei dati e accessibilità dell’utente ai propri consumi. Infine in ambito di mercato europeo la necessità di una indubbia chiarezza di mercato davvero unico “per far sì che si faccia un sistema di interconnessione reale”.
Insomma un ventennio che volge a termine con un nuovo decennio che apre le porte a nuove sfide e molta innovazione tecnologica ma tutto con una grande attenzione ad un consumatore sempre più protagonista del cambiamento in uno scenario di grande attenzione all’ambiente in cui l’energia, e i suoi player, giocano un ruolo centrale.


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.