Tra poche settimane anche chi possiede un’auto a metano potrà rifornirsi in modalità self. A far ben sperare l’esito positivo, il 21 gennaio 2019, della Commissione europea sullo schema di decreto che modifica il testo della norma sull’esercizio degli impianti di rifornimento del gas naturale per autotrazione. Il testo è stato approvato in Italia il 24 aprile 2018 e ha seguito la procedura di informazione europea, conclusasi senza osservazioni o modifiche. Ora attende la firma dei ministeri dell’Interno e dello Sviluppo economico, i due competenti sul tema, prevista entro la fine di febbraio, e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale da cui passeranno almeno 15 giorni perché entri in vigore.
Come funziona il rifornimento
Al momento chi possiede un’auto a metano può fare rifornimento di carburante solo se c’è un operatore presente, dovendo quindi considerare gli orari di apertura e chiusura dei distributori che sono collocati in maniera disomogenea sul territorio.
La rete distributiva stradale conta 1.279 impianti effettivi di cui 46 autostradali (dati Federmetano al 31/8/2018) collocati soprattutto, com’è noto, in Emilia Romagna. L’assenza del rifornimento in modalità self stride con il cambiamento delle abitudini del consumatore, l’evoluzione tecnologica e la volontà di unificazione delle regole a livello internazionale.
Come funzionerà il self service
A cercare le giuste modalità per garantire la sicurezza di chi fa rifornimento il tavolo tecnico composto da Vigili del Fuoco, ministero degli Interni e dei Trasporti e associazioni di categoria partito a giugno 2017 e conclusosi ad aprile 2018.
Questo ha stabilito che la responsabilità della commercializzazione del metano in modalità self sarà in capo a chi farà rifornimento, non più al gestore o al proprietario dell’impianto, il quale dovrà presentare un’autocertificazione sulle competenze acquisite. Per questo, riceverà una formazione sulle modalità e sui rischi connessi all’erogazione nonché avvertenze, limitazioni, divieti sull’uso, ad esempio, di apparecchi protetti dal rischio d’innesco, compresi smartphone e sigarette elettroniche.
Il proprietario del mezzo non avrà più bisogno di una tessera apposita e del circuito di riconoscimento dedicato, riceverà l’abilitazione diretta al rifornimento una volta inserito il mezzo di pagamento elettronico.
Visto che il self service sarà possibile anche dopo l’orario di chiusura delle stazioni verranno installati sistemi di video sorveglianza con funzione di controllo e riconoscimento. Sulla pompa sarà riposizionato il pulsante di erogazione e inserito uno di ritenuta.
Misure che da aprile dovrebbero diventare operative.
La normativa
Questa novità permetterebbe il rifornimento di metano in modalità self service come previsto dal Dafi-Directive on the deployment of alternative fuels infrastructure, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/94/UE, sulle misure per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, pubblicato in GU il 14 gennaio 2017.
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