Il teleriscaldamento ha fornito, nel 2021, l’11% della domanda di riscaldamento delle famiglie europee. La prospettiva di investire in questo settore potrebbe ridurre le emissioni e aumentare in modo significativo l’uso di energia rinnovabile, abbandonando sistemi basati sul fossile. Lo evidenzia il nuovo studio pubblicato il 20 novembre dal gruppo tecnologico Wärtsilä.
Teleriscaldamento per decarbonizzare calore ed elettricità
Nel 2022, la generazione di energia elettrica e di calore da carbone non flessibile è stata responsabile di circa 450 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, addirittura circa il 60% delle emissioni del settore. I risultati dell’analisi riconoscono il notevole potenziale dell’integrazione dei sistemi di teleriscaldamento e di energia elettrica per decarbonizzare sia calore che elettricità, ottenendo al contempo sostanziali risparmi.
In Polonia, secondo il caso di studio osservato, integrando i sistemi di teleriscaldamento ed energia elettrica, il Paese potrebbe risparmiare 3,8 miliardi di euro nel prossimo decennio, riducendo del 57% le emissioni annuali nel settore energetico.
Wärtsilä, lo studio: sostegno pubblico è “fattore critico”
Il sostegno pubblico è identificato come “fattore critico per la modernizzazione e la decarbonizzazione dei sistemi di teleriscaldamento” si legge nella nota stampa. Nella Repubblica Ceca, sussidi mirati e in linea con gli obiettivi dell’UE hanno accelerato l’adozione dei motori di cogenerazione e incrementato gli investimenti. Anche in Ungheria, il mercato dei servizi ausiliari sta incoraggiando strumenti finanziari a supporto.
L’analisi identifica e analizza i vari flussi di reddito per la generazione combinata di calore ed elettricità (in particolare i motori Chp), che utilizzano il gas. Esamina, inoltre, il quadro normativo europeo pertinente e le tendenze future che influenzano tali flussi di reddito: “Mentre l’Europa continua a concentrarsi sulla decarbonizzazione dei propri sistemi energetici, il teleriscaldamento si distingue come una soluzione multi-tecnologica robusta e flessibile per affrontare le sfide del cambiamento climatico e dell’efficienza energetica” si legge a conclusione.
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