telemarketing selvaggio settore energetico
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A partire da oggi 27 luglio, è operativo il nuovo Registro pubblico delle opposizioni (Rpo) al telemarketing selvaggio, che semplifica le procedure per i cittadini che vogliono tutelare la propria privacy da attività promozionali indesiderate.

Viene estesa anche ai numeri di telefono cellulare la possibilità di iscriversi all’Rpo, già prevista per il telefono fisso e l’indirizzo postale, annullando così i consensi all’utilizzo dei dati da parte degli operatori, i quali saranno obbligati a consultare periodicamente il registro e comunque precedentemente all’avvio di ogni campagna pubblicitaria.

Il servizio è pubblico e gratuito per tutti i cittadini che, una volta iscritti negli elenchi del registro, non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing, a parte nei casi in cui sia stato esplicitato il consenso all’utilizzo dei dati successivamente alla data di iscrizione oppure nell’ambito di un contratto in essere o cessato da non più di trenta giorni.

I dubbi dell’Associazione Consumerismo

Secondo l’Associazione Consumerismo però, la riduzione del flusso di chiamate indesiderate si ridurrà solo del 20%, infatti i numeri telefonici degli utenti raccolti e usati da enti di ricerca internazionali e dagli operatori di telemarketing, sono per la maggior parte liste prive di consensi, recuperate illegalmente nel dark web e utilizzate da call center con sede straniera, ma operanti per società commerciali italiane. Ogni 10 telefonate, otto sarebbero quindi un contatto illegalmente ottenuto. Quindi l’Rpo andrebbe a limitare esclusivamente le due chiamate effettuate con consenso legalmente concesso.

Inoltre, secondo l’Associazione, ci sarebbe un cavillo che non dovrebbe passare inosservato: il fatto che ci si debba iscrivere.

Un meccanismo di opt-in che mal si sposa con la tutela dei diritti dei consumatori, i quali, ancora una volta, devono agire attivamente, informarsi, trovare e chiedere le modalità per ottenere qualcosa che dovrebbe essere riconosciuto loro di default, mentre di default rimarrà solo la tutela del business degli operatori di telemarketing. Ben quattro i miliardi incassati in Italia, ma con strutture prevalentemente all’estero. Il meccanismo di opt-in da parte dei consumatori rallenterà inevitabilmente la diffusione del Rpo, soprattutto per la fascia di cittadini meno digitali, consentendo agli operatori di telemarketing di agire ancora e a lungo nei loro affari.

“Insomma, sebbene il grande ottimismo che ci contraddistingue”, dichiara Luigi Gabriele, presidente dell’Associazione, “non vogliamo gridare vittoria perché la strada da percorrere è ancora lunga. Nella prossima legislatura, il Registro dovrà ulteriormente essere revisionato, introducendo il meccanismo del Registro Unico dei consensi, ossia il criterio per il quale è solo il consumatore che autorizza chi può chiamarlo e non il contrario”.

“Anche le aziende”, continua Gabriele, “possono fare la loro parte. Le società titolari effettive dei dati dei consumatori perché con contratti attivi (energia, gas, telefono, pay-tv), possono adoperarsi per aiutare i propri clienti ad iscriversi mediante il loro supporto e limitare che la concorrenza sleale possa manifestarsi mediante le chiamate commerciali scorrette da parte di operatori concorrenti che hanno ottenuto i dati senza il consenso dei consumatori. Quindi forse è più interesse delle aziende che dei consumatori che vi sia l’iscrizione all’Rpo da parte dei loro clienti”.

L’iscrizione al Registro sarà possibile:

  • compilando un apposito modulo elettronico sul sito del Rpo www.registrodelleopposizioni.it;
  • oppure telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari; 
  • inviando un apposito modulo digitale tramite mail all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it;
  • inviando una mail a abbonati.rpo@fub.it;
  • via raccomandata all’indirizzo del Gestore Fub (Fondazione Ugo Bordoni);
  • via fax allo 06.54224822;Restano valide le iscrizioni inserite precedentemente al nuovo Rpo, con la facoltà per l’utente di annullare i consensi attraverso il rinnovo dell’iscrizione.

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