È stato presentato al Senato il 29 aprile dal Sen. Gianluigi Paragone l’emendamento proposto dall’associazione dei consumatori Consumerismo no profit, al decreto Aprile per permettere agli intestatari delle utenze di luce e gas di poter rientrare dei costi delle utenze.
Necessità sollevata dalla petizione #Staccalabolletta lanciata dall’associazione e rilanciata anche da questo giornale che ha già raccolto oltre 40mila firme di tutta Italia sul sito Change.org.
Si tratta di un’aggiustata al tiro iniziale delle richieste di Consumerismo che inizialmente chiedeva un cambiamento radicale nel sistema di sospensione temporanea delle bollette.
Le richieste dell’emendamento di Consumerismo no profit
Lo scopo dell’emendamento è una riduzione degli utili annuali per le utenze diverse dalla prima abitazione e clienti non domestici dei settori del commercio e della piccola impresa a livello nazionale. Se questi utenti hanno registrato una sensibile diminuzione dei consumi nel periodo 1 marzo-31 dicembre 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, a causa della sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per le misure di contenimento anti Covid-19 introdotte dal Governo.
“Sulla spesa annua per la fornitura di energia, le voci “trasporto e gestione del contatore”, oneri di sistema e imposte pesano per il 52,3% sulle bollette dell’elettricità e per il 61,8% su quelle del gas” spiega Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo no profit, “Voci che si pagano anche in assenza di consumi, a seguito dell’entrata in vigore della riforma delle tariffe elettriche del 2018 che, di fatto, premia chi più consuma. Grazie a questo emendamento sarà possibile ridurre la spesa energetica di famiglie che non hanno potuto recarsi nelle seconde case e degli esercenti costretti a chiudere le attività a causa del Covid, ma su cui incombono costi fissi in bolletta anche in caso di assenza di consumi. Ci appelliamo a tutti i senatori affinché sostengano questo emendamento trasversale che non comporta oneri per lo Stato, e rappresenta una misura di buon senso”.
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