La povertà energetica è un fenomeno in crescita nei paesi occidentali difficile a volte da individuare e contenere. Su questo il progetto europeo Assist, Network di sostegno per il risparmio energetico dei consumatori domestici, ha avviato una serie di studi di analisi per acquisire dati sul processo. Un progetto che abbiamo trattato più volte su Canale Energia, e che a poco più di un anno dal suo avvio presenta i primi dati di analisi nel corso dell’evento “Lotta alla povertà energetica in Europa: definizioni, strumenti e nuove figure professionali”, organizzato presso la sede di Acquirente Unico, dai partner italiani (Acquirente Unico, RSE e Aisfor coordinatore del progetto per l’Italia).
Un lavoro di ricerca e divulgazione che ha aperto diversi interrogativi verso l’Europa e che pone tra le domande anche delle esigenze di chiarezza e di organizzazione tra i sistemi europei. Una visione che includa assistenza, divulgazione della conoscenza e nuove figure professionali. Istanze di cui Assist si farà portavoce nei prossimi anni di durata del progetto e magari anche oltre, come spiega la coordinatrice Maria Varvesi, di Aisfor.
Una comparazione tra paesi europei per conoscere il fenomeno
Un primo passo è conoscere l’origine e le caratteristiche della povertà energetica per questo è stata svolta una analisi nei diversi paesi partner (Italia, Belgio, Finlandia, Polonia, Regno Unito e Spagna). Da questa sono emerse diverse similitudini tra i diversi paesi e le difficoltà di uniformare una raccolta di indicatori nei consumatori vulnerabili, come ha evidenziato Simone Maggiore GDR Efficienza Energetica di RSE nel corso della mattinata.
Stesso processo è stato rivolto alla ricerca e la catalogazione di un database, sempre europeo, per conoscere le misure finanziarie messe in campo per contrastare la povertà energetica nei diversi paesi partner. Dall’indagine è emerso con i bonus in bolletta e gli strumenti di efficienza energetica siano ad oggi tra gli strumenti più usati, come evidenzia Emiliano Battazzi, analisi del settore sviluppo e strategie di Acquirente Unico, mentre l’automatismo è il sistema più affidabile per ottenere una adesione più diffusa.
Quali strumenti di contrasto in europa per la povertà energetica?
Conoscere è certamente il primo passo per poi integrare in una azione strutturata queste attività. Per questo Giustino Piccolo, coordinator reporting monitoring & evaluation Covenant of Mayors Office, sottolinea come nello stesso Patto dei Sindaci la Povertà energetica stia prendendo un suo spazio. Una vera e propria sfida che su più fronti dall’Europa si è intenzionati vincere, come sottolinea anche Silvia Vivarelli, Senior project Adviser H2020, energy efficiency EC-EASME.
Come il Patto dei Sindaci guarda alla povertà energetica
Le nuove figure professionali
Quali soluzioni quindi? Innanzitutto come suggerisce Maggiore, stabilire degli standard condivisi a livello europeo che possano favorire un monitoraggio efficace del fenomeno. Realizzare uno scambio di best pratices ma anche e soprattutto aumentare la conoscenza da parte dei soggetti interessati delle dinamiche che interessano i consumi. Per farlo la proposta del progetto Assist è favorire lo sviluppo di una nuova professionalità il “tutor energetico”.
Un professionista in grado di entrare a contatto con i soggetti vulnerabili e traghettarli verso un sistema di vita più efficiente sostenendoli nell’accesso ai bonus e alle iniziative di supporto, come spiega Anna Realini GDR efficienza di RSE.
Vedi il video: essere tutor energetico in 2 minuti
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