Terminata l’installazione dei nuovi contatori intelligenti per la telelettura dei prelievi dell’acqua, prima fase del progetto europeo di ricerca Smart.Met-Water smart metering. Complessivamente sono stati installati 1.500 contatori in cinque siti europei. Il sito di test individuato per l’Italia è Vicenza, dove si contano 600 contatori.
Smart meter per ridurre i consumi: il progetto UE Smart.Met
L’iniziativa Smart.Met coinvolge sette società pubbliche europee e ha come capofila Viveracqua, la società consortile che raggruppa i 12 gestori idrici pubblici con sede in Veneto. È finanziata nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020, ha durata di quattro anni ed è coordinato dall’Office internazional de l’Eua. L’obiettivo dell’iniziativa è di avviare un nuovo sistema di misurazione intelligente dei consumi idrici, che sia più efficiente e meno costoso, per migliorare le prestazioni dei gestori e il servizio clienti.
I contatori intelligenti sono di due tipi e forniti dall’italiana Telereading e dalla belga Hydroko, che si sono aggiudicate l’ultima fase dell’appalto pre-commerciale (Pcp). Questi dispositivi avevano superato un test tecnologico presso i laboratori di Eau de Paris in Francia e Budapest Waterworks in Ungheria, due dei sette gestori idrici partner del consorzio.
I cinque siti europei
Fino a fine settembre 2021 i contatori saranno gestiti:
- A Vicenza da Viveracqua;
- in Francia, nella Regione di Sélestat, da Syndicat des Eaux et de l’Assainissement Alsace-Moselle (Sdea), autorità che riunisce i comuni e gli organismi di cooperazione intercomunale, la comunità urbana di Strasburgo, e il dipartimento del Basso Reno;
- in Belgio, a Liegi e Herstal, da Cile-Compagnie intercommunale liégeoise des eaux, secondo gestore pubblico della Vallonia;
- in Ungheria, a Budapest dall’utility Budapest Waterworks, che serve 2,3 milioni di clienti nella capitale;
- in Spagna, a Zafra, da Promedio, consorzio regionale del governo provinciale di Badajoz.
Conclusa la fase di installazione, inizia quella di sperimentazione sul campo della reale efficacia dei prototipi. Si procederà alla raccolta dati sull’efficienza per tutto l’anno, alla fine del quale è prevista la diffusione dei risultati del progetto. In questo arco di tempo, si legge in una nota stampa, i gestori dei servizi idrici verificheranno fino a che punto i prototipi sono capaci di soddisfare i requisiti funzionali e prestazionali definiti nel Pcp al fine di “stabilire le priorità e pianificare meglio i loro investimenti nel rinnovamento delle infrastrutture”. L’acquisizione di dati di misurazione precisi e in tempo reale sulla presenza di perdite e/o danni alla rete consentirà di informare meglio gli utenti sui loro consumi idrici a beneficio dei risparmi in bolletta.
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