Con la VeChain carbon ecological platform Dnv Gl e VeChain combinano la blockchain all’IoT in un’unica piattaforma, per stimolare l’adozione di uno stile di vita a basse emissioni di carbonio. Presentata oggi a Seeds&Chips, la piattaforma, sperimentata in Cina da circa un mese, punta a far nascere nuove forme di fidelizzazione verso modalità di spostamento e scelte alimentari virtuose.

Questa applicazione di “blockchain avanzato consente di supportare modelli di business di economia circolare e condivisa”, spiega Renato Grottola, global director-M&A and Digital transformation, DNV GL-Business Assurance“Oggi il maggiore ostacolo al raggiungimento degli SDGs dell’Onu è il coinvolgimento dei consumatori”, prosegue Grottola, con questo “programma di loyalty fissiamo l’obiettivo non del consumo, ma del consumo responsabile”. 

Quando l’utente viaggia in elettrico si connette alla piattaforma e riceve dei carbon credits nel suo portafoglio elettronico. La “monetizzazione” avviene attraverso appositi strumenti detti token e il numero dei crediti dipende dalle caratteristiche del percorso e dalla quantità di CO2 evitata all’atmosfera. Questi crediti hanno un valore e sono usati per acquistare un prodotto ritenuto sostenibile. Ad esempio, il latte da Bright Food, retailer cinese coinvolto nella sperimentazione. Un sistema in cui gli incentivi sono distribuiti tra tutti gli attori della filiera.

Quando l’azione virtuosa è compiuta “si crea un token che rappresenta una riduzione della emissioni. Viene poi verificato questa riduzione sia reale e non abbia fini di marketing”, sottolinea Grottola.

Spesso si cita la blockchain in relazione all’assenza di soggetti intermediari di verifica e controllo. In questo caso, invece, la tecnologia “aiuta a ridurre la mancanza di fiducia dei consumatori” perché “sono soggetti a controllo sia l’utilizzo dei crediti che l’algoritmo che calcola il risparmio di carbonio”. Anche le aziende della filiera che vantano responsabilità etica, sociale e ambientale sono controllate a campione. “Le informazioni raccolte sono digitalizzate e, tramite la blockchain, consentono di aumentare la fiducia della transizione. Fermo restando – puntualizza Grottola – che quando si applica blockchain a un prodotto fisico, e non già digitale, non è possibile colmare del tutto il gap di fiducia”.

Al momento, la piattaforma riunisce utenti virtuosi e aziende sostenibili. L’auspicio, in Italia soprattutto, è di allargare il servizio alla pubblica amministrazione e alle città. Il dialogo con San Marino, conferma Grottola, è aperto.

Guarda il video di spiegazione sulla VeChain carbon ecological platform realizzato da Dnv Gl


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