La petizione sull’ora legale permanente, lanciata da Sima – Società italiana di medicina ambientale e Consumerismo No Profit sulla piattaforma Change.org, ha raccolto ben 50mila firme in una settimana, indice del forte interesse dei cittadini per l’effettivo risparmio che potrebbe derivare da questa misura.
La petizione si rivolge al Governo in carica e a quello che sarà eletto dopo il 25 settembre, così che istituisca l’ora legale tutto l’anno abbandonando quella solare.
“In meno di sette giorni la petizione ha già raccolto quasi 50mila firme, e l’iniziativa sta tenendo banco su web e social network, dove è uno degli argomenti più discussi, spiegano Luigi Gabriele di Consumerismo e Alessandro Miani di Sima. L’elevato numero di adesioni raccolte dimostra l’interesse dei cittadini verso una misura che potrebbe realmente determinare risparmi immediati sul fronte dell’energia e determinare benefici sul lato ambientale”.
I partiti politici sono intervenuti sul tema dimostrando il proprio sostegno alla proposta. In realtà, la possibilità di adottare l’ora legale permanente esiste già dal 2018, quando il Parlamento Europeo ha approvato, con l’84% dei voti favorevoli, l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi gli Stati membri di scegliere se optare per l’ora solare o legale.
I vantaggi dell’ora legale
Il passaggio permanente all’ora legale permetterebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare al giorno, che nell’attuale situazione di crisi energetica, costituirebbe un notevole sostegno. Infatti, porterebbe ad un risparmio sui consumi di energia di circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio e, grazie all’ora legale, sarebbe possibile tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana e risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento.
I promotori della petizione hanno avviato il dialogo con la Presidenza del Consiglio per presentare le firme e la proposta. Nel caso in cui non si riuscisse a consegnarla all’attuale Governo, lo sarà al nuovo Esecutivo.
Consumerismo No profit e Sima invitano tutti i cittadini a mobilitarsi firmando la petizione pubblicata su Change.org.
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