Tra poco più di una settimana inizierà ufficialmente la stagione invernale, sebbene il freddo abbia iniziato a farsi sentire già da qualche settimana. Con la scarsa luce naturale a nostra disposizione è normale che i costi per la fornitura dell’energia elettrica aumentino, dal momento che già nel tardo pomeriggio, quando va bene, è necessario affidarsi alla luce artificiale. All’aumento dei consumi si accompagna ovviamente il rincaro delle bollette, che purtroppo tornano ad essere l’incubo di molti consumatori. Proprio per questo, sono sempre di più gli Italiani che si affidano ai comparatori online per cercare di risparmiare sulla bolletta della luce: si tratta di siti che confrontano gratuitamente le varie offerte proposte dalle compagnie e selzionano per noi le più convenienti.
Anche i riscaldamenti, che in questo periodo vanno a più non posso, incidono negativamente sulle finanze delle famiglie italiane, a maggior ragione considerando il periodo di crisi economica nel quale ci troviamo. Per ovviare a questo problema, abbiamo due metodi a disposizione, uno a costo zero e uno economicamente più impegnativo. Il primo consiste nell’impostare la temperatura di casa propria intorno ai 19°-20° e, se possibile, di impostare l’accensione dell’impianto solo in orari in cui ce n’è davvero bisogno, come la mattina o la sera al rientro dal lavoro. Il secondo consiste nell’isolamento termico del proprio appartamento, ovvero nel mettere in atto degli interventi che permettano di mantenere il calore all’interno delle mura, evitandone una inutile e dannosa dispersione.
Una recente ricerca a livello europeo si è concentrata proprio su questo tema: le conclusioni dicono che se si ottimizzassero gli edifici e si realizzassero dei buoni isolamenti termici, si otterrebbe un risparmio energetico del 4%, con delle conseguenze effettivamente positive sulle spese. Inoltre, si potrebbero ridurre anche le emissioni nell’atmosfera, con un beneficio per tutto l’ambiente. La Fondazione Europea per l’isolamento industriale si è incaricata dello studio, e ha sottolineato che in Europa il 10% degli isolamenti delle case è danneggiato e necessita di lavori di ristrutturazione urgenti. La spesa per questi lavori sarebbe di circa 900 milioni di euro.
Tra i lavori che si potrebbero fare, per esempio, per la coibentazione degli immobili, ci sono quelli che riguardano gli infissi e anche le coperture delle pareti. Per alcuni edifici invece servirebbe un’azione completa più mirata, ma lo stesso discorso vale per quelli di nuova costruzione che invece devono essere già con un isolamento ottimo.
Ecofys, una società olandese di consulenza che lavora nel settore delle energie rinnovabili con l’obiettivo dell’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2, spesso è stata incaricata dalla Commissione Europea di produrre ricerche nell’ambito. Secondo la società il solo isolamento degli edifici e delle industrie aiuterebbe ad evitare il rischio di disperdere nell’aria circa il 66% del calore che viene prodotto dagli impianti che forniscono energia.
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